L’elettrificazione del mondo dei trasporti passa principalmente da due strade: l’arrivo di nuovi modelli a batteria e il retrofit elettrico di veicoli termici già esistenti. Ora, l’ADEME, l’Agenzia per la Transizione Ecologica francese, ha pubblicato uno studio nel quale analizza proprio i benefici del retrofit.
Lo studio analizza i benefici applicati alla conversione a zero emissioni di varie categorie di veicoli, dalle citycar agli autobus per il trasporto pubblico.
Meglio sui bus
Secondo i dati raccolti dall’ADEME, la sostituzione di una vettura da città a gasolio con un’equivalente modello elettrico nuovo permetterebbe di ridurre le emissioni del 47%. Con un’operazione di retrofit questa percentuale salirebbe addirittura al 66%.
Meglio ancora accade sugli autobus. La sostituzione di un mezzo con motore turbodiesel con uno a batteria porterebbe a ridurre le emissioni del 37%, mentre con la conversione in elettrico di un veicolo esistente il risparmio di gas serra arriverebbe all'87%.
Citycar | Autobus | |
Retrofit da diesel a elettrico | -66% di emissioni di CO2 | -87% di emissioni di CO2 |
Acquisto mezzo nuovo a batteria | -47% di emissioni di CO2 | -37% di emissioni di CO2 |
C’è anche la questione economica
Il retrofit elettrico, quindi, sembrerebbe portare benefici maggiori su veicoli di grosse dimensioni. A questo si aggiunge anche la questione economica. Nel caso di una citycar il costo del retrofit e il costo di acquisto di una citycar elettrica non sono molto distanti, il che rende questa operazione meno appetibile per un'automobilista, soprattutto pensando a tutti gli altri benefici che un'auto nuova può portare con sé.
Diverso il caso di un autobus. Le spese sostenute per convertire un mezzo a gasolio possono essere ammortizzate in poco tempo, tenendo conto anche del maggior periodo di vita del mezzo stesso. L’acquisto di un autobus elettrico nuovo, richiederebbe chiaramente investimenti di gran lunga più consistenti.
Servono leggi adeguate
A fronte di questi risultati, l’ADEME crede che sia necessario sostenere il retrofit con una normativa adeguata. “Le aziende che operano nel settore – dice l’agenzia transalpina nel suo studio – ci sono, ma operano ancora su un mercato dai numeri piccoli. Con delle leggi che ne sostengano l’attività si potrebbe sfruttare il pieno potenziale di questa pratica”. In realtà in Francia le leggi ci sono, ma sono considerate insufficienti.
Ma quanto costa un retrofit? Dipende, chiaramente. Per quanto gli interventi siano sempre gli stessi, a prescindere dal mezzo, è chiaro che in base alla componentistica scelta - principalmente batteria per l'autonomia e motore per la potenza - i costi possono cambiare, anche di molto. Per sapere come funziona, qui trovate una guida completa.