L'auto elettrica è alla costante ricerca di efficienza. Efficienza che dipende per buona parte dalle batterie, principale collo di bottiglia, ma che è influenzata in realtà da numerosi fattori.
Tra questi, anche se se ne parla meno, i motori sono una componente sulla quale si sta investendo molto. Quelli di prima generazione hanno un rendimento già ottimo ma in futuro si potrà fare sensibilmente meglio. L’ultima novità in questo senso arriva dalla Gran Bretagna, dove la divisione Integral e-Drive dell’azienda Integral Powertrain, che da oltre 20 anni sviluppa tecnologie di propulsione elettrica all’avanguardia, ha presentato la nuova famiglia CTSM242. Con caratteristiche estremamente interessanti.
Una tecnologia scalabile
Prodotti nel nuovo stabilimento di Milton Keynes secondo gli standard del settore automotive, i nuovi motori elettrici si basano sulla Core Technology, una particolare architettura che combina una meticolosa progettazione della parte elettromagnetica con un sistema di gestione termica che raffredda sia lo statore che il rotore.
Questi motori non sono una novità assoluta: hanno già raccolto numerosi apprezzamenti nel settore delle hypercar e delle vetture ad alte prestazioni, settori nei quali hanno trovato applicazione fino a ora. L’azienda britannica, però, grazie a notevoli investimenti, ha deciso di estendere l’utilizzo di questi propulsori in categorie di automobili meno esasperate. Per questo motivo ha presentato 3 nuove versioni più "accessibili".
Prestazioni da urlo
I nuovi motori della famiglia CTSM242 sono molto compatti. Pesano solo 30 kg. Nella versione più potente sono comunque in grado di sviluppare una potenza di 400 kW (pari a 544 CV) e una coppia massima di 520 Nm. Sono valori che garantisce una potenza di picco superiore ai 12,5 kW/kg.
Questo, raggiungendo una velocità di rotazione massima di 15.000 giri. In abbinamento all'inverter SiC, sempre sviluppato dalla Integral Powertrain, con regimi di rotazione ridotti a 7.500 giri minuto, questi stessi motori possono vantare un'efficienza vicina al 97%. Questi motori sono già pronti per entrare in produzione, che la Integral Powertrain gestirà internamente in un nuovo stabilimento. Riusciranno a battere sul tempo gli smart engines di alcuni concorrenti che garantiscono efficienze simili?