Non solo Nissan e Renault. Dopo aver annunciato la costruzione di una gigafactory vicino a Sunderland (UK) per la produzione di batterie per il marchio giapponese e un altro grande stabilimento a Douai (FR) per la Casa francese, la Envision AESC ha già avviato contatti per fornire le sue batterie ad altri Costruttori.

Tra questi c'è al primo posto Jaguar Land Rover, stando almeno a quanto riferito dal CEO Lei Zhang ad Automotive News Europe. Il colosso cinese delle batterie per auto starebbe infatti valutando nuovi accordi con altri partner automobilistici britannici per poter sfruttare al massimo la capacità produttiva dell'impianto di Sunderland (7,5 GWh) che lo stesso Zhang promette sarà attivo "prima del 2025".

Fino a 43 GWh di capacità produttiva

La gigafactory inglese di Envision AESC dovrà arrivare ad una capacità di 30 GWh entro il 2030 con investimenti portati a 1,8 miliardi di sterline (quasi 2,1 miliardi di euro al cambio attuale).

A seguire ci sarà appunto la creazione di una quasi identica gigafactory a Douai che partirà da una capacità di 9 GWh nel 2024 per arrivare a 24 GWh a pieno regime nel 2030. Ma le possibilità tecniche dell'impianto possono arrivare addirittura a 43 GWh a fine decennio, motivo per cui anche la fabbrica francese potrebbe servire altri gruppi automobilistici.

Anche Volvo nel mirino

 

Riguardo a Jaguar Land Rover, il gruppo britannico di proprietà indiana che ha già annunciato la sua svolta elettrica già dal 2025, Zhang ha detto: "Potenzialmente saremmo in grado di lavorare a stretto contatto anche con loro".

L'idea del numero uno di Envision AESC è quella di allargare la fornitura delle proprie batterie al di fuori dell'accordo già stretto con Nissan e con la LEVC di Zhejiang Geely che produrrà la versione ibrida plug-in dei taxi di Londra.

La visione allargata che ha il manager cinese sui possibili partner di Envision AESC sembra non avere confini, visto che include anche quella Volvo che ha appena stretto una partenership con Northvolt. Al riguardo Zhang dice: "Vediamo cosa succederà. I fornitori sono in gara fra di loro e le Case auto dovranno cercare di puntare sul cavallo vincente".