Non bisogna essere dei maghi per capire quanto il settore delle batterie stia diventando strategico e redditizio. In tanti vogliono una fetta della torta, una torta che per il momento è in mano principalmente alle aziende cinesi, che detengono circa il 50% dell’intera produzione mondiale.
L’Europa - come gli States - ci prova a contrastare il dominio di Pechino e lo fa con numerose iniziative interessanti, come l'ultima che vedrà la nascita di una joint venture tra Volvo e Northvolt per la costruzione di una nuova Gigafactory operativa nel 2026. Ma nel Vecchio Continente si punta su batterie di qualità, mentre a oriente si lavora (principalmente, ma non solo) sulla quantità. Con un nome su tutti.
I più grandi di tutti
Tra le big che producono celle per auto elettriche spicca CATL - in questi giorni al centro di una strana polemica insieme a Tesla - he detiene il 32,5% dell’intero mercato, almeno stando ai dati fatti registrare nel primo quadrimestre del 2021. Proprio questa leadership l’ha portata a far segnare un nuovo record in Borsa, con le azioni che ieri hanno toccato il valore di 455,90 yuan (circa 60 euro) chiudendo una crescita triennale (tre anni fa ci fu la quotazione) con un pazzesco +1.150%. Adesso CATL, che si è dimostrata un alleato più che valido anche per Elon Musk e soci, ha raggiunto una capitalizzazione di 160 miliardi di dollari.
Dietro a CATL, stando ai dati di SNE Research e riportati anche da Bloomberg, si piazzano LG Energy e Panasonic, che hanno rispettivamente il 21,5% e il 14,7% del mercato. Poi, più staccate, si trovano BYD (6,9%) e Samsung SDI (5,4%).
L’espansione continua
CATL, dal canto proprio, sa che può crescere ancora. Per questo ha deciso di ampliare ulteriormente la produzione dei siti di Ningde, che in pochi anni è passata da città di pescatori a centro nevralgico per la produzione di batterie, e punta anche a costruire una fabbrica in Europa, che sorgerà vicino alla Gigafactory di Berlino di Tesla.
Ma CATL non vuole neanche limitarsi a essere un semplice produttore di batterie. Il suo fondatore, Zeng Yuqun - diventato prezioso alleato di Elon Musk - in un recente intervento ha detto che “la produzione di batterie per le auto elettriche è il business con il quale abbiamo iniziato, ma sto già pensando a muovermi in altre tre direzioni”.
- La produzione di batterie per altri mezzi di trasporto come motocicli leggeri e imbarcazioni
- La realizzazione di impianti di stoccaggio dell’energia (con una joint-venture insieme alla gigantesca State Grid of China).
- La messa a punto di tecnologie che rendano a zero emissioni settori industriali pesanti come quello dell’attività mineraria.
Una strategia aperta
Nel suo intervento, Zeng Yuqun ha lasciato fuori più o meno volontariamente un altro business in cui CATL si sta lanciando, quello della fornitura di altre componenti che fanno sempre parte della catena del valore delle batterie, dall’estrazione di materie prime alla fornitura di chip.
Una strategia di questo tipo permetterà a CATL di testare le potenzialità di nuovi business, che se avranno successo accresceranno il vantaggio competitivo dell’azienda. E se dovessero andar male? Niente paura, la produzione di batterie andrà avanti. E se si pensa che l’azienda così pochi anni è arrivata dove è arrivata, dubbi che possa fare bene in futuro ce ne sono davvero pochi.