Basta caos. Installare le colonnine per ricaricare le auto elettriche deve diventare una pratica molto più facile se davvero si vuole incentivare la mobilità sostenibile in tutta Italia. Ed è in questa direzione che andrà anche il decreto Semplificazioni, fresco del semaforo verde definitivo incassato al Senato.

Nell'iter per l'approvazione del testo è stato inserito infatti un emendamento per sbrogliare una situazione diventata difficile dall’anno scorso, con l'abolizione dell’obbligo per gli operatori di presentare la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) prima di iniziare i lavori sulle infrastrutture di ricarica. Ma quella che doveva essere una sburocratizzazione delle procedure, paradossalmente, aveva finito per complicarle.

Un solo documento

L'iniziativa, infatti, aveva portato ogni Comune a fissare regole diverse, complicando ancora di più la questione. L’emendamento, firmato dal deputato del M5S Giuseppe Chiazzese, prevede quindi un iter semplificato: l’operatore presenta all’Ente di riferimento della strada un’unica richiesta per essere autorizzato a modificare e occupare il suolo pubblico, e poi allacciarsi alla rete.

Enel X

L’Ente, che di solito è appunto un Comune, avrà poi 15 giorni di tempo per rilasciare un unico documento che autorizza l’operatore a fare i lavori e occupare il terreno per 10 anni, e concede “un provvedimento di durata illimitata intestato al gestore di rete per l’impianto di connessione”. 

Obiettivo Pnrr

Il decreto legge Semplificazioni è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 28 maggio scorso ed è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale tre giorni dopo. Ora, come detto, è diventato legge con l'ultimo sigillo di Palazzo Madama. L’obiettivo è tra le altre cose quello di snellire tutte le procedure legate agli investimenti previsti nel Pnrr, tra cui l’installazione di oltre 20.000 colonnine.

Le nuove regole cercano di intervenire su una questione particolarmente spinosa per la crescita del settore, ossia le complessità burocratiche che ostacolano lo sviluppo dell'infrastruttura di ricarica. Quasi sempre, oltretutto, diverse da Comune e Comune. Chissà se con questo passo avanti, e con la promessa di finalizzare finalmente un Piano nazionale delle colonnine, il ritmo delle installazioni potrà crescere ancora. Di sicuro, però, c'è ancora molto da fare.