Elon Musk ieri ha incontrato i propri dipendenti. E durante la chiacchierata in cui ha toccato alcuni argomenti sul futuro di Tesla, avrebbe anche detto che i Supercharger saranno effettivamente aperti a tutti. Addirittura, secondo indiscrezioni trapelate da alcuni dei presenti, la rete di ricarica della Casa di Palo Alto sarà resa accessibile già dal prossimo mese, a partire dai mercati europei.

Il Vecchio Continente sarebbe considerato infatti il banco di prova ideale per capire come procedere con questo storico cambio di strategia anche in altre parti del mondo.

Come cresce la rete

Ci sono diversi studi che dimostrano come l’infrastruttura pubblica di ricarica tenda ad aumentare più velocemente rispetto al numero di auto elettriche nelle fasi iniziali e poi, invece, rallenti gradualmente la crescita. E la conferma arriverebbe anche dai risultati di una relazione pubblicata a maggio (che trovate integralmente in calce all'articolo) in cui si mostra la correlazione tra aumento delle auto elettriche in circolazione nei singoli Paesi e crescita del numero delle colonnine pubbliche.

Così, in un mercato come quello comunitario, in cui le auto elettriche si stanno diffondendo sempre più velocemente, siamo arrivati al punto in cui la rete non riesce a tenere il passo e rischia di diventare sempre meno adeguata a soddisfare le esigenze degli automobilisti a zero emissioni. Questo rischio è più concreto da noi che in Cina o negli Stati Uniti. Ecco allora che l’apertura dei Supercharger a tutti rappresenta, proprio in Europa, una preziosa boccata d’ossigeno.

In generale, guardando ai 29 principali mercati del Vecchio Continente, il rapporto tra auto elettriche e colonnine di ricarica è passato da 1,6 nel 2015 a 7,2 nel 2020.

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Da dove partire

L’Europa, però, ha dati eterogenei sulla diffusione delle auto elettriche. In Norvegia, ad esempio, sono ormai la maggioranza, mentre in Italia, dove pure i numeri crescono, ad agosto hanno toccato il 5% di quota circa. Ecco, Tesla, allora, potrebbe aprire i Supercharger partendo proprio da quei mercati in cui le elettriche sono più diffuse.

Non tanto per rendere la vita più semplice agli automobilisti di quei posti, ma per sfruttare maggiori opportunità di guadagno. Germania, Francia e Inghilterra nel 2020 hanno superato le 100.000 immatricolazioni di auto a batteria, con la Germania che ha sfiorato addirittura le 200.000.

Una scelta delicata

Tornando a Tesla, è stato calcolato che la Casa di Palo Alto, aprendo a pagamento i propri Supercharger a tutti trarrà enormi guadagni. Sull’altro piatto della bilancia deve però mettere il fatto che molte persone che hanno voluto acquistare un’auto elettrica hanno puntato su una Tesla proprio perché l’unica a poter offrire una infrastruttura di ricarica così capillare, affidabile e potente.

È chiaro che dando livero accesso a tutti, la Casa perderebbe un bel pezzo del vantaggio competitivo sulla concorrenza. Però la decisione sembra tratta. E l’arrivo della versione 4.0 dell’app, con la nuova interfaccia utente e le nuove funzioni per monitorare pagamenti e conti potrebbe essere un indizio che la mossa sia imminente.

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