La chiusura del trimestre si avvicina ed Elon Musk torna, come da tradizione, a lanciare appelli ai dipendenti per spingere al massimo. L’obiettivo, manco a dirlo, è raggiungere un nuovo record di consegne dopo quello stabilito a giugno.

Così, per gli ultimi giorni di settembre, il numero uno di Tesla ha chiesto, testualmente, “to go super hardcore”. Cioè, di spingere al massimo. Lo avrebbe fatto con una mail interna, intercettata dalla Reuters. E poi, lo stesso Musk ha parlato anche di batterie. Ma andiamo con ordine.

Un momento complesso

Per raggiungere i nuovi obiettivi Tesla ha deciso di produrre al massimo anche in assenza di tutti i pezzi e di completare l’assemblaggio in un secondo momento. “Le consegne della fine del trimestre stanno andato a tutta - ha scritto Elon Musk nella mail – anche perché (come tutto il settore) abbiamo dovuto fare i conti con la scarsità di componenti”.

“Questa è la più grande onda della storia di Tesla”, ha aggiunto riferendosi proprio al Q3 del 2021. E forse anche per questo negli Stati Uniti ha iniziato a vendere anche Model 3 con batterie LFP, fino a oggi riservate ai soli esemplari prodotti in Cina e vendute, oltre che là, anche in Europa. “A causa della difficoltà degli approvvigionamenti – ha proseguito Musk nella email – abbiamo deciso di introdurre le batterie al litio ferro fosfato anche sulle Standard Range Plus vendute in Nord America”.

Batterie stato solido, BMW, Ford e Solid Power

Niente celle “pouch”

Parlando di batterie, ma in una diversa occasione, Elon Musk ha detto che Tesla non adotterà mai celle di tipo pouch che altri costruttori stanno iniziando ad utilizzare. Si tratta di celle dalla forma rettangolare, molto schiacciata, che sono adottate in sostituzione delle celle cilindriche o delle celle prismatiche.

Il motivo per cui Elon Musk preclude l’adozione di questo tipo di celle sulle sue auto riguarda principalmente la difficile gestione termica. A suo dire, infatti, sono più soggette a surriscaldamento, con tutte le controindicazioni del caso.