Neanche il tempo di mettersi alle spalle la battaglia legale con protagonista la Tesla Gigafactory a Gruenheide, alle porte di Berlino, che i rapporti tra la Casa e gli ambientalisti tedeschi si infuocano nuovamente. Questa volta è stata la “Giga-Fest” a essere finita nel mirino.
Parliamo del grande evento di sabato 9 ottobre organizzato da Elon Musk e soci per festeggiare l’imminente taglio del nastro nel primo stabilimento europeo di Tesla. In questo caso, i manifestanti denunciano eventuali pericoli legati al Covid.
Colpa della pandemia
Cosa è successo? In pratica, nonostante il limite agli assembramenti fissato a 5.000 persone dal Governo della Germania, la Casa di Palo Alto ha chiesto e ottenuto un’eccezione per ricevere 9.000 invitati. Una deroga che agli ambientalisti non è piaciuta, perché dimostrerebbe un pericoloso (e presunto) strapotere di Tesla.
Il che si aggiungerebbe ai permessi provvisori rilasciati dalle autorità locali per consentire al costruttore statunitense di mettere su GigaBerlin. Nulla di strano in realtà, ma si tratta di una pratica poco diffusa in Germania perché i rischi a carico della società sono alti: nel caso in cui la pratica dovesse ricevere un no definitivo, toccherebbe poi demolire tutto. Non succederà mai, però insomma, non è un modus operandi esattamente tedesco.
Anche i sindacati contro
Nel frattempo, altri contestatori hanno portato Tesla sul banco degli imputati. Dopo gli ambientalisti è arrivato il turno del potente sindacato tedesco IG Metall, che ha accusato Elon Musk di offrire una paga più bassa del 20% rispetto alle Case locali. In più, l’organizzazione vorrebbe sapere che fine hanno fatto circa 11.000 posti di lavoro promessi.
Attualmente, sia secondo IG Metall che per Joerg Steinbach, ministro dell’Economia nello Stato federato di Brandeburgo, sono state occupate solo 800-1.200 posizioni. Per ora, Tesla non ha risposto né agli ambientalisti e né al sindacato, ma i dati Linkedin dicono che le candidature sono state piuttosto basse. Si pensa persino di reclutare persone dalla vicina Polonia.
Il sostenitore
Per fortuna di Elon Musk, il suo sostenitore Steinbach, che ha appoggiato il progetto fin dall’inizio, ha deciso di porgergli la mano ancora una volta: “Sono pienamente convinto che la presenza di Tesla avrà effetti positivi in Germania”, ha detto alla Reuters. “L’idea di dare uno sguardo da vicino alla normativa vigente e controllare se possa essere modernizzata è da prendere assolutamente in considerazione”, ha aggiunto parlando della questione permessi. GigaBerlin troverà mai pace?
Fonte: Reuters