Cattive notizie per chi aspetta l’auto elettrica di Apple, il cui sviluppo avrebbe subito un rallentamento. Stando alla Reuters, che cita “tre fonti con conoscenza dell’argomento”, le trattative avviate nei mesi scorsi dai vertici di Cupertino con BYD e CATL per la fornitura delle batterie al litio-ferro-fosfato sarebbero arrivate a una fase di stallo. I motivi sono simili per entrambe le società cinesi: difficoltà a costruire un impianto negli Stati Uniti e a creare un team dedicato solo alla Mela.
Ecco perché
Più precisamente, CATL sarebbe riluttante a mettere in piedi uno stabilimento negli Usa, sia a causa dei costi, sia delle tensioni politiche tra Washington e Pechino. In più, non riuscirebbe ad assumere personale sufficiente per una squadra esclusiva di Apple, come vorrebbe invece il gigante di Cupertino.

BYD, dal canto suo, ha già un impianto per batterie LFP in America, precisamente a Lancaster, in California, ma non trova conveniente l’idea di realizzarne un altro ad hoc. Anche su quel fronte, risulta complicata la gestione di un team specifico per la Mela.
Alternativa Panasonic?
Apple però non si arrende e spera che i dialoghi, iniziati a giugno, riprendano presto. Nel frattempo, ha cominciato a guardarsi intorno: una delle fonti ha riferito che Cupertino starebbe valutando una collaborazione con un produttore giapponese, tanto da aver inviato un gruppo di persone nel Paese del Sol Levante (da cui, forse, arriverebbe il produttore, Toyota) nella prima metà di questo mese.
L’indiziato principale sembra essere Panasonic, che però, insieme a Cupertino e BYD, ha rifiutato di commentare le informazioni alla Reuters. CATL, invece, ha dichiarato che sta ancora “valutando la possibilità di localizzare la produzione in Nord America”, con un team di professionisti dedicato a ogni cliente. Non si sono quindi arenate le speranza della Mela di realizzare il progetto Titan e portare la Apple Car in strada già nel 2024.
Fonte: Reuters