Che, secondo lui, l’installazione delle colonnine sulle autostrade italiane non stesse procedendo al ritmo giusto, l’aveva già fatto capire nei giorni scorsi, intervenendo prima a e_mob e poi a Piazzapulita. Ma Francesco Venturini, ceo di Enel X, ha ora voluto mettere nero su bianco i numeri di questa (imbarazzante) situazione.
Il manager è intervenuto con un post su Linkedin per denunciare il fatto che, a quasi 5 anni dal recepimento della direttiva europea Dafi, il nostro Paese non sia riuscito ancora a creare una rete di colonnine dignitosa sulla grande viabilità.
Un po’ di storia
È stato il decreto legislativo 257/2016 che ha dato (o ha cercato di dare) attuazione alla direttiva sulle infrastrutture per i carburanti alternativi, chiedendo “un numero adeguato di punti di ricarica” entro il 31 dicembre 2020. Un obbligo completamente disatteso in Italia.
La legge di Bilancio 2021, approvata a fine 2020, aveva quindi provato a mettere una toppa, imponendo la stretta ai concessionari autostradali rimasti immobili. Ma non c’è stato nulla da fare. E così, con tanto di grafico, Venturini ha mostrato la situazione attuale sulle autostrade.
Modello America
Stando alle informazioni riportate dal ceo di Enel X, sono solo 11 su 468 previste le stazioni di ricarica ultrafast installate: praticamente il 2,4%. Quasi tutti i 18 concessionari sono ancora fermi allo 0%, con sole 4 eccezioni, tra cui la “virtuosa” Salt (Società Autostrade Ligure Toscana), che vanta 6 infrastrutture su 17 (35%).
Di fronte a questo scenario, Venturini si è sfogato sul social network: ricordando che la Tesla Model 3 è diventata l’auto più venduta in Europa, e mentre Hertz ne ha prenotate 100.000 (facendo schizzare la capitalizzazione della Casa a un trilione di dollari), noi non siamo riusciti “a creare una infrastruttura di ricarica sulla ‘riserva di caccia’ dei concessionari autostradali”.
“Quindi – conclude il ceo di Enel X –, mentre il mondo innova, creando prodotti per nuovi bisogni (e li vende), noi ci barcameniamo nel gestire quel che resta… tanto c’è il Pnrr che ci salverà tutti”.
A proposito di ricarica