In questi giorni sta andando in scena il confronto tra Mario Draghi e i gruppi di maggioranza per definire la legge di Bilancio.

Ieri, a Palazzo Chigi, si è recata anche la delegazione del Movimento 5 Stelle. Il Premier si è confrontato con Stefano Patuanelli, capo delegazione, e con i capigruppo alla Camera e al Senato Davide Crippa e Mariolina Castellone. Crippa, in particolare, ha voluto toccare l’argomento ecoincentivi, che al momento - con un po' di sorpresa - non è assolutamente contemplato nel provvedimento.

Gli incentivi servono ancora

“Abbiamo chiesto risposte per il settore automotive – ha dichiarato Crippa dopo l'incontro, stando a quanto riportato dall’Ansa – Per noi è importante che si vada avanti rispetto a una linea di transizione ecologica con una visione che non può essere interrotta”.

Crippa ha poi continuato affermando che “Dobbiamo trovare le risorse per consentire le immatricolazioni almeno delle zero emissioni incentivate anche l’anno prossimo”.

Il nuovo cavo di ricarica

Un fronte comune

Quella del capogruppo è una richiesta condivisa dalle tante associazioni di categoria, che di fronte alla scelta del Governo di non inserire incentivi all’acquisto di auto nella legge di Bilancio attualmente in discussione, due settimane fa hanno scritto all’esecutivo per chiedere un deciso cambio di rotta.

Anfia, Unrae, Aniasa, Assofond, Federauto, Motus-E e Ucimi, che sostengono da tempo la necessità di interventi strutturali e di lungo periodo, si sono dette all’unisono incredule per la totale assenza “di misure per affrontare la transizione ecologica ed energetica della mobilità”.

Sono necessarie, secondo le associazioni, per due motivi:

  • Favorire il rinnovo del parco circolante, ancora tra i più vetusti, meno sicuri ed inquinanti d’Europa
  • Sostenere la diffusione di veicoli ecologici, che altrimenti subirà una inevitabile battuta d’arresto, vanificando il trend positivo innescato negli ultimi anni grazie all’ecobonus