Il flirt del Regno del petrolio con l'auto elettrica va avanti. Dopo aver messo le mani su un'importante quota dell'americana Lucid, a quanto pare l'Arabia Saudita intende dare vita a una nuova joint venture dedicata ai veicoli a batteria, di cui intenderebbe mantenere il pacchetto di maggioranza.

Secondo le indiscrezioni la nuova entità si chiamerebbe Velocity e nascerebbe dall'alleanza dei sauditi con Foxconn, colosso dell'elettronica che si sta affacciando in grande stile sulla eMobility, famoso per essere il principale fornitore di Apple.

Dentro anche BMW

È Bloomberg a lanciare la notizia, citando “persone che hanno familiarità con la questione” e parlando di trattative ancora in corso. Non ci sarebbero quindi ancora piani ben precisi e le cose potrebbero perciò cambiare. Se, comunque, una quadra dovesse trovarsi, l’intenzione sarebbe quella di andare a chiudere l’accordo entro la fine dell’anno.

BMW Concept XM 2022

Ma non è tutto. Per Bloomberg ci sarebbe anche un terzo e importante partner nella joint-venture: si tratterebbe niente meno che di BMW, che fornirebbe su lincenza parte dell'"hardware" delle auto. Tutte e tre le parti, riporta la testata, hanno rifiutato per ora di commentare l'indiscrezione.

Da Lucid alle batterie

Come detto, questa è solo l’ultima iniziativa dell’Arabia Saudita per diversificare la propria economia tradizionalmente basata sul petrolio. Il Regno ha pensato per molto tempo di creare un’industria auto nazionale e, pur non avendo messo completamente da parte il progetto, ha poi cambiato strada, puntando invece a una partecipazione in Lucid, con la quale ha un discorso aperto anche per la costruzione di un impianto produttivo a Gedda.

Il Governo sta cercando di convincere anche altre Case a investire all’interno dei suoi confini, facendo leva sulla realizzazione di uno stabilimento per la produzione di batterie, che dovrebbe essere pronto entro il 2028 e avere una capacità totale da 15 GWh all’anno.