Lucid va alla conquista dell’Arabia Saudita. Il Regno del petrolio per eccellenza, infatti, rappresenta il secondo mercato al mondo per il neonato brand americano dopo gli Stati Uniti. Ma se negli States le consegne delle Air ai primi clienti inizieranno domani, per vederle arrivare in Arabia si dovrà attendere il 2022.
In ogni caso, gli ordini ci sono e la Casa, per bocca del suo ceo Peter Rawlinson, si prepara a sbarcare a Riad e dintorni. “È davvero un sogno poter portare l’auto elettrica in questo posto", ha detto lo stesso Rawlinson durante una sua visita nel Paese in occasione della conferenza Future Investment Initiative tenuta nella capitale saudita.
Si parte con la Air Dream
Dichiarazioni a parte, però, non sono stati dati numeri precisi su quante Lucid Air sono state acquistate dai clienti mediorientali. Certo, si spera molti, visto che Rawlinson ha detto che la fabbrica Lucid che ha sede a Casa Grande (nomen omen) in Arizona, può passare dalle attuali 30.000 vetture l’anno a ben 90.000.
Intanto, parlando di dati di mercato, Lucid fa sapere che per quanto riguarda la versione di lancio Dream della Air, la Casa ha ricevuto 520 conferme dopo la fase di preordine. Che tutte le 520 vetture sono state correttamente configurate dai rispettivi clienti in base alle preferenze di ciascuno e che saranno consegnate entro la fine del 2021. A seguire, da gennaio 2022 in avanti, la Casa avvierà invece la produzione della Lucid Air Grand Touring e, in coda, delle Lucid Air Touring e Pure.
Dalla vendita alla produzione
Tornando all’Arabia Saudita, non è una sorpresa che si tratti del secondo mercato per Lucid. In fondo il Paese, attraverso il suo Fondo di Investimento Pubblico, ha stanziato più di un miliardo di dollari a sostegno della startup americana già nel 2018, entrando in possesso di circa il 63% dell’azienda, che ad oggi è valutata circa 43 miliardi.
A parte le considerazioni sulla bontà dell’investimento, c’è da ricordare che Lucid vorrebbe addirittura costruire una fabbrica in Arabia Saudita, per avviare la produzione della Air e dei prossimi modelli anche fuori dai confini degli Stati Uniti.