Volkswagen ID.4, Skoda Enyaq, Hyundai Ioniq 5, Ford Mach-E: il segmento dei SUV medi sta registrando l'arrivo di un gran numero di modelli 100% elettrici, veri protagonisti del mercato e ormai capaci di raccogliere la maggior parte delle immatricolazioni, risollevando un segmento che negli ultimi anni stava subendo una lieve flessione.

Un fenomeno registrato da Automotive News, che ha analizzato i numeri dei primi 10 mesi del 2021, con una crescita delle immatricolazioni pari al 41% rispetto al 2020, per un totale di 303.233 auto vendute e l'alimentazione 100% elettrica a farla da padrona, mentre il diesel - un tempo motorizzazione preferita dagli automobilisti europei - ormai in caduta libera.

Alla conquista del mercato

Come si vede nel grafico qui sotto infatti ormai l'elettrico, assente nel 2020, è stato capace di superare di slancio il diesel in un solo anno conquistando la prima posizione tra le alimentazioni dei SUV medi in Europa, col 35% di quote. Una corsa che nel 2022 potrebbe accelerare ulteriormente con nuovi modelli in arrivo, anche se in questo caso la presenza o meno di incentivi nei vari Stati giocherà sicuramente un ruolo fondamentale.

SUV medi, le alimentazioni preferite in Europa

 

Più di 1/3 dei SUV medi venduti nel 2021 in Europa tra gennaio e ottobre 2021 è stato a emissioni zero, mentre il diesel ha perso il 25%. Anche le motorizzazioni benzina sono calate (-11%), l'ibrido plug-in ha perso l'1% mentre il full hybrid, anch'esso praticamente "nato" nel 2021 per il segmento, chiude la classifica col 2% delle immatricolazioni, portando la quota delle elettrificate all'11%.

Elettrico a podio

Guardando ai singoli modelli la classifica dei SUV medi in Europa è comandata dalla Skoda Kodiaq con 49.596 unità vendute nei primi 10 mesi del 2021, a confermare la prima posizione del 2020 e del 2019, quando il SUV scalzò dal gradino più alto del podio la Peugeot 5008, leader nel 2018 e ora in seconda posizione.

New entry in classifica e subito a podio è la Volkswagen ID.4 con 41.754 immatricolazioni da gennaio a ottobre, seguita dalla "cugina" di piattaforma (la MEB del Gruppo Volkswagen) Skoda Enyaq, mentre la Volkswagen Tiguan Allspace chiude la top 5 con le vendite a quota 24.408.

I 10 SUV medi più venduti in Europa tra gennaio e ottobre 2021

Modello Immatricolazioni gen-ott 2021 Confronto gen-ott 2020
Skoda Kodiaq 49.596 -13%
Peugeot 5008 46.320 +4%
Volkswagen ID.4  41.754 Nuova
Skoda Enyaq 32.531 Nuova
Volkswagen Tiguan Allspace

24.408

-1%
Seat Tarraco 19.604 +10%
Ford Mustang Mach-E 16.766 Nuova
Kia Sorento 14.687 +197%
Hyundai Ioniq 5 12.561 Nuova
Mitsubishi Outlander 12.391 -56%

Come si vede dalla tabella c'è chi cresce e chi invece perde immatricolazioni, con la Seat Tarraco a guadagnare il 10% rispetto all'anno precedente e la Kia Sorento con una crescita a tripla cifra, sicuramente merito della nuova generazione presentata a fine 2020.

Il crollo del 56% della Mitsubishi Outlander si spiega con l'abbandono dell'Europa da parte della Casa giapponese, il cui SUV medio rappresentava l'auto ibrida plug-in più venduta nel Vecchio Continente. Ed è proprio il dimezzamento delle sue immatricolazioni una delle cause della perdita di un punto percentuale delle motorizzazioni PHEV, che nel 2022 potrebbero riprendersi grazie a modelli come Seat Tarraco, Kia Sorento e Hyundai Santa Fe (in undicesima posizione). 

La classifica nel 2022 potrebbe poi subire ulteriori stravolgimenti con l'arrivo di altri SUV elettrici come Volkswagen ID.5 - la versione coupé della ID4 - Toyota bZ4x e Nissan Ariya.

Grandi ma non grandissimi  

Come evidenziato da Automotive News la crescita del segmento dei SUV medi si deve sì all'elettrico, ma anche alle dimensioni dei modelli a emissioni zero, a cavallo tra il segmento C e il D. Con i suoi 4,58 metri ad esempio la Volkswagen ID.4 si pone a metà strada tra la Volkswagen Tiguan (4,48) e la sua versione a 7 posti Allspace (4,7), riuscendo quindi a offrire un buon compromesso tra abitabilità e misure non esagerate.

E in futuro i SUV medi saranno sempre più protagonisti del mercato: secondo Felipe Munos di JATO infatti 

Questo è uno dei segmenti più globali con appeal in tutti e tre i grandi mercati: USA, Cina, Europa. Rappresenta quindi una chiave per le case automobilistiche che cercano di risparmiare sui costi di sviluppo e localizzazione

Inoltre, sempre come riportato da AN, secondo Sammy Chan di LMC Automotive, le dimensioni maggiori rispetto al segmento C permettono alle Case di avere una maggior marginalità, recuperando così il costo delle batterie. 

Secondo le stime l'anno si chiuderà con circa 361.000 immatricolazioni, una bella ripresa rispetto alle 256.789 nel 2020, per raggiungere le 885.000 entro il 2027.