La rete elettrica non avrà problemi di stabilità anche quando la auto a batteria domineranno il mercato e aumenteranno la richiesta di energia dell’11%, ma serviranno programmazione e sburocratizzazione per centrare senza patemi questo risultato. È una delle considerazioni più interessanti che emergono da un recente studio messo a punto da EY ed Eurelectric.

L’analisi dà il quadro della situazione che vivremo nel 2035, cioè quando, secondo le stime, saranno 130 milioni i veicoli elettrici e ibridi plug-in in giro per le strade del Vecchio Continente (i 27 Stati membri dell’Unione europea più Regno Unito, Norvegia e Svizzera).

Quante colonnine serviranno

Numeri impressionanti se paragonati alle 3,3 milioni di vetture alla spina attualmente in circolazione, ma che non devono neanche sorprendere, visto che 1 auto su 11 venduta nel 2021 era full electric: si tratta di un aumento del 63% rispetto al 2020.

Per supportare la crescita inarrestabile della mobilità sostenibile, però, serviranno molti più punti di ricarica. Quanti? Circa 65 milioni, di cui 9 milioni pubblici e 56 milioni residenziali, contro una rete che conta oggi 374.000 colonnine, concentrate per due-terzi in cinque Paesi: Olanda, Germania, Francia, Regno Unito e Italia.

Basta un calcolo per capire che le 9 milioni di infrastrutture pubbliche richiederanno agli Stati e alle aziende l’impegno a installare mezzo milione di punti di ricarica all’anno fino al 2030, per poi accelerare a un milione all’anno fino al 2035.

Le colonnine Enel X da Coop

Fare in fretta

Dunque non c’è tempo da perdere: bisogna andare più veloci, soprattutto con le autorizzazioni a costruire e gli allacci alla rete. “Stiamo spiegando alla politica di cosa abbiamo bisogno – dichiara Kristian Ruby, segretario generale di Eurelectric –. Se vogliamo andare avanti con le nostre ambizioni, dobbiamo correre”.

Il report dà perciò alcune soluzioni per non fallire, compreso il consiglio di ridurre le tariffe per la ricarica durante le ore notturne, così da indurre gli automobilisti a fare il pieno di energia nelle ore non di punta:

  • digitalizzare la rete per comprendere, anticipare e ottimizzare il comportamento dei clienti, gli impatti sulla rete e le sue necessità;
  • installare colonnine intelligenti per gestire l’elettricità ed evitare che la rete subisca la pressione di milioni di veicoli elettrici che si collegano contemporaneamente;
  • integrare soluzioni di accumulo di energia nell’infrastruttura di ricarica per i momenti in cui la domanda di ricarica rapida e ad alta potenza è più alta.