Oggi è il grande giorno dell’inaugurazione della Gigafactory Tesla di Berlino. Elon Musk è volato in Germania, il cancelliere Olaf Scholz lo ha accolto per dare insieme a lui il via ai lavori e i primi clienti delle Model Y che sono state prodotte in Germania attendono di entrare in possesso delle loro auto. È stata una festa, insomma.

Iniziamo proprio dalla consegna delle auto per raccontarvi questa giornata. Le prime Model Y Performance MIG, sigla che sta per Made In Germany e con cui si indicano proprio le vetture che provengono dalla GigaBerlin, hanno raggiunto i loro legittimi proprietari. Ha fatto tutto parte di una cerimonia in cui Elon Musk, come sempre, è stato mattatore indiscusso.

Pace fatta con la Germania

Musk stesso sembra aver messo la parola fine alla telenovela che ha accompagnato l'apertura della Gigafactory tedesca. "Questo è un grande giorno per questa fabbrica - ha detto -. Ed è un altro passo nella direzione di un futuro sostenibile". Poi, Musk ha voluto sottolineare la soddisfazione con un post su Twitter semplice ma efficace.

Poi la parola è passata al cancelliere Scholz, che ha elogiato lo stabilimento come un segno del progresso e del futuro dell'industria automobilistica. In Germania, però, non tutti supportano Tesla: alcuni gruppi ambientalisti si sono radunati fuori dall'impianto con striscioni, pentole e padelle per esprimere il loro dissenso. Sono preoccupati per gli eccessivi usi di acqua e per la deforestazione necessaria a fare spazio alla fabbrica. Ma ormai il tribunale si è espresso e le autorizzazioni definitive sono state rilasciate.

 

Dopo anni di tira e molla, la fabbrica è stata quindi inaugurata con tanto di immancabile balletto da parte del ceo di Tesla (che fece altrettanto a Shanghai, di fronte a un pubblico cinese rimasto a bocca aperta, in occasione dell'inaugurazione della Gigafactory asiatica). 

 

Si parte con 30 Model Y

Come detto, durante la giornata, il primo lotto di 30 Model Y Performance è stato consegnato ad altrettanti proprietari. Il SUV elettrico è in grado di scattare da 0 a 100 in soli 3”7 e di raggiungere una velocità massima di 250 km/h ma che garantisce anche 514 km di autonomia.

  • 0-100: 3"7
  • Velocità max: 250 km/h
  • Autonomia: 514 km
  • Cerchi: 21" Uberturbine
  • Assetto: sportivo con molle ribassate
  • Freni: impianto Performance

Mezzo milione di auto all'anno

Annunciata nel novembre del 2019, la Gigafactory europea di Tesla ha visto la posa della prima pietra nella primavera dell’anno successivo. Dopo una serie di ritardi e contenziosi di varia natura, oggi apre finalmente i battenti.

Si sviluppa su un terreno di 300 ettari e conta su 227.000 metri quadri di edifici, che Elon Musk ha voluto decorare con murales dentro e fuori. A pieno regime arriverà a produrre 500.000 vetture all’anno e batterie per 50 GWh grazie all’impiego di 12.000 dipendenti.

La sfida a Volkswagen

Al momento attuale Tesla ha assunto poco più di 3.000 persone, quindi ci vorrà ancora un paio di anni prima di raggiungere certi numeri, ma l'importante è essere partiti. Elon Musk ha infatti affermato che "Fa un'enorme differenza in termini di efficienza aver localizzato la produzione all'interno di un continente".

Obiettivo, ora, è di superare Volkswagen sull'elettrico anche in Europa. La Casa tedesca ha una quota BEV del 25%, Tesla è ferma al 13% ha ancora la pista interna nella corsa per elettrificare la flotta europea, con una quota di mercato del 25% contro il 13% di Tesla. Volkswagen, che quest'anno ha già ricevuto 95.000 ordini di veicoli elettrici in Europa, non ha intenzione di cedere la leadership nel Vecchio Continente. Per questo sta progettando un nuovo impianto di veicoli elettrici da 2 miliardi di euro a Wolfsburg e sei stabilimenti di batterie in tutta Europa, probabilmente con tanto di società dedicata.

Fotogallery: La produzione delle prime Tesla Model Y Made in Germany