Si può definire una decisione figlia dei tempi che stiamo vivendo, con la transizione energetica che prende sempre più piede e le contingenze che spingono i cittadini lasciare nel garage le auto a combustione per muoversi a piedi o sui mezzi pubblici.

L’Irlanda vara così una nuova politica per la mobilità sostenibile, con un quadro che dipinge le strategie per incentivare l’uso del trasporto collettivo da qui al 2030, quando, secondo i piani di Dublino, le emissioni dell’isola dovranno crollare del 51%.

Bici, Tpl e non solo

Tra le pagine del programma c’è un po’ di tutto: dagli incentivi ai cittadini per sportarsi a zero emissioni, ad esempio in bicicletta, all’aumento delle corse del Tpl, aggiungendo 500.000 viaggi al giorno. Uno degli obiettivi è ridurre del 10% l’uso delle vetture a benzina e diesel. Nel dettaglio, il piano prevede di:

  • migliorare la sicurezza delle reti pedonali, ciclabili e del trasporto pubblico e renderli più accessibili a tutti gli utenti
  • rinnovare la flotta del trasporto pubblico verso veicoli a basse e zero emissioni
  • dare il via alle consegne di BusConnects nelle città e Connecting Ireland nelle aree rurali
  • migliorare le infrastrutture e i servizi ferroviari
  • introdurre tariffare più appetibili
  • rivedere gli spazi sulle strade per dare priorità a marciapiedi, piste ciclabili e trasporti pubblici
  • costruire i nuovi edifici più vicini al trasporto pubblico
  • semplificare il passaggio da un mezzo all’altro

In mezzo a tutto questo, sono previsti anche la creazione di gruppi dirigenti per guidare la politica, l’avvio di indagini nazionali annuali sulle abitudini delle famiglie, la nascita di un Forum Nazionale sulla Mobilità sostenibile e un maggior coinvolgimento di tutte le parti interessate.

La strategia, che verrà aggiornata nel 2025-2026, riceve gli applausi di Fatih Birol, direttore dell’Agenzia internazionale dell’Energia, perché rispecchia le posizioni dell’organizzazione, preoccupata per gli obiettivi sul clima.

 

Basta inquinamento

Una scelta dettata anche dal fatto che il trasporto su strada ha rappresentato nel 2020 “il 94% delle emissioni da trasporti” in Irlanda, contribuendo “all’aumento dell’inquinamento ambientale e acustico, al traffico e agli incidenti, che possono avere un impatto negativo sulla salute delle persone e sull’ambiente”.

Dando ancora un po’ di dati, il Governo specifica che “l’uso dell’auto privata rimane oggi la modalità di viaggio più frequente contando il 74% di tutti i viaggi a livello nazionale, rispetto al 14% dei viaggi a piedi, al 2% in bicicletta e al 7% in autobus e treno”. Ma ora le cose devono cambiare.