Nonostante un marzo negativo, con il mercato automotive in discesa complessivamente di oltre l’11% a causa delle restrizioni anti-Covid, continua la crescita in Cina dei cosiddetti New energy vehicles (NEV), dati dalla somma di veicoli full electric (BEV), ibridi plug-in (PHEV) e a idrogeno (FCEV).
Sono state 455.000 le vetture sostenibili vendute nel mese scorso, con un aumento del 122,4% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 43,6% in confronto a febbraio 2022 (317.000). La cifra comprende 445.000 auto e 10.000 veicoli commerciali.
Dominano i BEV
Guardando invece ai sistemi di alimentazione, le vetture completamente a batteria hanno rappresentato la fetta più grande della torta, con 360.000 unità immatricolate, pari a circa l’81% di tutti i NEV consegnati. Le restanti 85.000 (19%) sono invece soprattutto plug-in, con una quota molto risicata di fuel cell.
A guidare la classifica per costruttori è invece la cinese BYD, che guarda tutti dall’alto grazie alle sue 104.878 vendite (53.664 auto elettriche e 50.674 ibride plug-in). Segue SAIC (74.509) e chiude il podio Tesla, fermata a 65.814 full electric, anche per colpa dello stop&go a Giga Shanghai.
Crescita costante
Questi numeri si sommano a quelli di gennaio e febbraio, che portano le vendite di NEV in questo scorcio di 2022 a 1,07 milioni: si tratta di un +146,6% rispetto al primo trimestre 2021. E le percentuali, in futuro, non potranno che crescere ancora.
Non solo perché la Cina è già il più grande mercato al mondo di auto elettriche, ma anche perché la già citata BYD, che è il principale costruttore all’ombra della Grande Muraglia, ha annunciato che marzo è stato l’ultimo mese della sua storia in cui avrà prodotto vetture a combustione. Da aprile spazio solo per full electric e ibride plug-in.
Fonte: Electrive