Ancora problemi per Tesla a Giga Shanghai, il principale stabilimento produttivo del costruttore statunitense. La Casa, secondo quanto riportano le agenzie Reuters e Bloomberg, è stata costretta a fermare la produzione in Cina.
La causa è la stessa dell’ultima volta: la recrudescenza dell’epidemia da Covid, tornata a farsi sentire prepotentemente nel Paese del Dragone. A riferirlo alle due testate straniere sono “persone che hanno familiarità con la questione”. Il problema, però, è più serio di quello che sembrava in un primo momento.
Stop a tempo indeterminato
Inizialmente, infatti, il secondo stop sarebbe dovuto durare dal 28 al 31 marzo, con ritorno alla normalità il primo aprile. Sempre secondo Reuters, però, la sospensione della produzione potrebbe essere prorogata ancora proprio a causa di un maggior numero di contagi.
Tesla, insomma, si vede costretta a fermare le macchine fino a che la situazione non tornerà alla normalità.

Niente "circuito chiuso"
Stando alle fonti, Elon Musk e soci hanno già informato dello stop i lavoratori e i fornitori di Tesla, ma non hanno voluto rilasciare dichiarazioni per commentare il fermo alle macchine. Adesso i dipendenti dovranno sottoporsi di nuovi ai test di massa per tracciare e provare a contenere i contagi.
Non sono quindi bastate le iniziative prese dalla Casa, che aveva tentato inizialmente a creare un “circuito chiuso” all’interno della fabbrica con l'obiettivo di continuare la produzione, rendendosi poi conto di non riuscire a portare avanti questa soluzione perché non sarebbero bastate le provviste.
Futuro incerto
Il blocco arriva dopo il primo stop obbligato di metà marzo, durato però due giorni: giusto il tempo di eseguire gli esami tra i lavoratori e di rimettersi all’opera. Ora, però, le cose si stanno complicando nuovamente e potrebbero avere effetti a lungo termine. Anche perché non è detto che non ci sia una proroga.
Ricordiamo che Giga Shanghai vale circa 2.000 auto elettriche al giorno, tra Model 3 e Model Y. Un numero che si può calcolare facilmente partendo dai dati di febbraio della China Passenger Car Association, che ha riferito di 56.515 veicoli consegnati, di cui 33.315 destinati alle esportazioni. Se lo stop&go dovesse andare avanti, Elon Musk e soci saranno forse costretti a rivedere al ribasso il target di produzione fissato a 1,5 milioni di auto in un anno.
Fotogallery: Tesla Gigafactory 3
Fonte: Reuters