Qualcosa è cambiato sul tema dei parchi offshore marini in Italia. Lo dimostra Taranto, città dove è stato inaugurato il Beleolico, primo parco marino del Mediterraneo.

Presso il Molo Polisettoriale del Terminal San Cataldo del porto della città pugliese, stamattina si è tenuta la cerimonia inaugurale davanti alle autorità locali, rappresentate dal presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti e il Commissario straordinario del Comune di Taranto Vincenzo Cardellicchio.

Una tavola rotonda per il futuro

In occasione dell'inaugurazione si è tenuta anche una tavola rotonda dal titolo “Beleolico: Taranto riparte con energia. L’Italia scommette sulle rinnovabili” a cui hanno preso parte ricercatori ed esperti oltre che alcuni politici come il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e i ministri Di Maio, Giorgetti e Giovannini (intervenuti con messaggi video registrati).

Il progetto del parco Beleolico è stato realizzato da Renexia, il cui direttore generale Riccardo Toto ha dichiarato: “Il completamento di quest'opera - ha commentato l'imprenditore che ha realizzato Beleolico, Riccardo Toto, direttore generale di Renexia - centra un duplice obiettivo, da una parte la soddisfazione per aver realizzato il primo impianto eolico marino in Italia e nel Mar Mediterraneo, dall'altra la consapevolezza che il nostro approccio, basato sulla condivisione, possa contribuire alla creazione di un nuovo protocollo che coniughi tecnologia e attenzione all'ambiente”.

 

58.000 MWh all’anno

Da un punto di vista tecnico, il parco Beleolico comprende 10 pale che garantiscono una capacità complessiva di 30 MW e una produzione annua di oltre 58.000 MWh, quanto basta per il fabbisogno di circa 60 persone.

Nell’arco temporale di vita utile, calcolato in 25 anni, il parco, per la cui realizzazione sono stati sborsati 80 milioni di euro, consentirà il risparmio di una quantità di CO2 pari a 730.000 tonnellate.