Quella tra l’Arabia Saudita e Lucid è un’amicizia molto curiosa, che mette insieme il Regno del petrolio con uno dei costruttori di auto elettriche più promettenti al mondo. Eppure, i rapporti fra queste due realtà si fanno sempre più stretti.
L’ultimo punto di incontro è la firma di un accordo che impegna il Governo saudita ad acquistare 100.000 vetture a batteria della Casa californiana entro i prossimi 10 anni. Più precisamente, i veicoli protagonisti del contratto sono 50.000, che compongono una base fissa, più altri 50.000, che potranno aggiungersi in futuro.
Anche made in Arabia
Le consegne dovrebbero iniziare non oltre il 2023 e prevedono ordini che partono da 1.000-2.000 auto all’anno fino al 2025, per poi aumentare gradualmente a 4.000 e arrivare alla fine a 7.000 vetture all’anno.

Un portavoce di Lucid specifica poi che l’azienda non ha operato alcuno sconto a favore dell’Arabia. Tra le altre cose, sappiamo che i veicoli arriveranno non solo dall’attuale stabilimento in Arizona, ma anche da quello che sorgerà vicino a Gedda.
La storia continua
La Casa sta infatti ultimando le pratiche per costruire il suo impianto fuori dagli Stati Uniti, che nascerà, appunto, nel Regno del petrolio. I lavori cominceranno entro la fine del 2022. E così, dal 2026, la fabbrica darà vita a circa 150.000 veicoli all’anno.
Sommata al nuovo accordo di acquisto, questa per lo stabilimento è solo una delle ultime strette di mano tra Lucid e l’Arabia Saudita, che possiede circa il 63% delle azioni del costruttore attraverso il Pif (Public investment fund). La Casa punta ora a portare un po’ di mobilità a zero emissioni laddove i combustibili fossili sono sempre stati il cuore degli affari.
Fonte: Lucid