Passeggi per le strade di Roma, vedi un monopattino elettrico parcheggiato sul marciapiede e neanche ci fai caso. Niente di strano, giusto? E invece no. Non dovrebbe stare lì, ma in un’apposita area di sosta. Eppure sono in tanti a non saperlo: circa il 25% delle persone che vivono nella Capitale.

È solo una delle tante curiosità che balzano all’occhio guardando i risultati dei test proposti da Unasca – Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica – e Voi Technology – società svedese che offre monopattini elettrici in sharing – a circa 2.000 corsisti romani.

Dove vado?

Una specie di pre-esame a cui l’associazione e l’azienda sottopongono gli studenti di scuola guida nell’ambito di un loro progetto più ampio, nato due mesi fa e che ha l’obiettivo di integrare le lezioni con un modulo dedicato ai monopattinielettrici. Sono 244 le autoscuole che stanno abbracciando l’iniziativa, di cui 70 a Roma.

Unasca e Voi Technology per le lezioni sui monopattini

E ieri – martedì 19 luglio 2022 –, nell’Autoscuola Tiburtina Valeria, è andato in scena il primo corso pratico. Circa un centinaio i partecipanti scesi in strada, tra iscritti e residenti nei Municipi III, IV e V di Roma. Per l’occasione, Unasca e Voi Technology hanno anche svelato gli altri risultati del sondaggio:

  • il 33% degli intervistati non conosce i requisiti di circolazione dei monopattini, che devono avere l’omologazione CE e le frecce;
  • un altro 33% non sa che è vietato circolare in monopattino sui marciapiedi, così come non sa bene dove può muoversi (solo sulle strade il cui limite di velocità sia entro i 50 km/h, nelle aree pedonali e dove possono andare le biciclette);
  • il 31% non sa che può circolare nelle aree pedonali (pensa che sia vietato), ma che deve mantenere una velocità massima di 6 km/h (che si riduce automaticamente nei monopattini in sharing);
  • il 25% non sa cosa sia la distanza di frenata dei monopattini;
  • lo stesso numero di studenti non sa cosa sia il tempo di reazione e che questo aumenta se si guida sotto l’effetto di sostanze alteranti.
Unasca e Voi Technology per le lezioni sui monopattini

Realtà da conoscere

Numeri che allarmano Unasca, che commenta per bocca di Antonio Datri ed Emilio Patella, presidente e segretario nazionale: “La micromobilità è ormai una realtà in molte città e si sta estendendo in tutto il Paese. Nelle autoscuole vogliamo formare i nuovi conducenti sulla ‘convivenza’ delle nuove forme di mobilità e sul rispetto della vita e libertà di tutti”.

Fa eco Magdalena Krenek, general manager Italia di Voi Technology: “Lo sviluppo di una micromobilità che si integri perfettamente nelle nostre città e incentivi all’utilizzo di mobilità in sharing e del trasporto pubblico passa per la guida sicura del mezzo e la conoscenza delle regole. Voi si impegna a portare avanti questo tipo di attività educative, schierandosi al fianco delle istituzioni”.

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