Cinque cartelloni verdi campeggiano in cima al checkpoint Colombia Solidarity, al confine fra Messico e Usa, precisamente e rispettivamente fra gli Stati federati di Nuevo Leon e Texas. Ma uno su tutti balza agli occhi degli automobilisti più curiosi che passano da lì: quello che riporta la scritta “Tesla”.
Proprio così, avete letto bene. Perché quel segnale ha un compito ben preciso: indicare la corsia riservata ai fornitori di Elon Musk, che ha trasferito il suo quartier generale ad Austin solo pochi mesi fa. Sono sei i partner della Casa che da qualche giorno possono varcare la frontiera più velocemente.
“Semplice incentivo”
Si sono aggiunti alla lista dei fornitori di Tesla proprio nell’ultimo anno, poco dopo il trasloco del costruttore ad Austin. Basta pensare che fino al 2021 Musk e soci non hanno avuto alcun fornitore a Nuevo Leon. Ma a cosa serve una corsia esclusiva su un confine poco trafficato e con tempi di attesa massimi di 20 minuti?
“È stato un semplice incentivo”, spiega Ivan Rivas, ministro dell’Economia dello Stato federato, durante un’intervista a Bloomberg. “Vogliamo un attraversamento molto più rapido ed efficiente. E forse in futuro ci sarà una corsia per altre società come quella di Tesla”.
Attirare investimenti
Insomma, una forma di corteggiamento alle aziende straniere per invitarle a intrattenere rapporti commerciale con il Paese e farne crescere l’economia. “Nuevo Leon si sta trasformando in un hub di mobilità elettrica”, aggiunge Rivas.
Dando i numeri, il ministro si aspetta che il suo piccolo Stato, confinante con gli Usa per 15 chilometri, attiri investimenti dall’industria estera dell’auto a batteria per il 5-7% del totale. In ogni caso, Tesla non ha commentato la storia, perciò non si conoscono altri dettagli dell’accordo.
Fonte: Bloomberg