La bresciana Idra, celebre per aver dato vita alle Giga Press con cui Tesla vuole stravolgere il modo di produrre le auto, non vuole fermarsi ed è pronta a creare versioni sempre più evolute (e potenti) delle sue colossali presse.
A dirlo è stato il ceo di Idra in persona, Riccardo Ferrario, in occasione dell’Automotive News Europe Congress a Praga. “C’è un’opportunità in questo campo”, ha detto Ferrario, che non può nominare espressamente i clienti a cui fornisce le Giga Press, ma che con le sue affermazioni ha fatto pensare a un coinvolgimento per il progetto Cybertruck.
Un mercato in espansione
In totale, si sa che Idra ha venduto 24 Giga Press in tutto e che di queste, 12 sono già in funzione e altrettante lo saranno entro la fine dell’anno. Tesla, a quanto pare, si è aggiudicata buona parte della produzione e usa già le Giga Press nei suoi stabilimenti di Berlino e Austin. Per ora per costruire le parti posteriori della scocca della Model Y ma in futuro tutto lascia intendere che le adotterà anche per i Cybertruck. Magari in una versione ancora più poderosa.
Che Tesla sia un cliente Idra è cosa nota sia per le numerose affermazioni di Elon Musk sia – soprattutto – perché i giganteschi macchinari bresciani sono stati fotografati all’interno delle fabbriche Tesla.
Obiettivo: 9.000 tonnellate
Ferrario, tornando sulla questione pick-up, ha detto che le presse da 6.000 tonnellate possono creare intere parti di scocca per berline e SUV medi, mentre per pick-up, veicoli commerciali e auto di grosse dimensioni si avrebbe bisogno di macchine ancor più potenti, fino a 9.000 tonnellate.
Utilizzare questo metodo su veicoli di grosse dimensioni, come i classici furgoni per le consegne, porterebbe a tempi più rapidi e a un risparmio di peso del singolo pezzo anche del 30 o 40%. Una riduzione equivalente si avrebbe anche sui costi, vista l’enorme semplificazione dei processi. Ad esempio, non sarebbero più necessari molti robot per la saldatura.
Oltre il mondo dell’auto
Torniamo un momento su Tesla: guarda caso, in uno dei suoi tanti interventi sui metodi produttivi adottati, Elon Musk ha affermato che la prossima Giga Press che sarà utilizzata all’interno delle sue fabbriche sarà proprio da 9.000 tonnellate. Sarà installata in Texas e servirà, appunto, per il Cybertruck.
Ma Ferrario è convinto che con il metodo delle Giga Press si possano ottenere grossi benefici anche in campi diversi da quello automobilistico. Il ceo di Idra ha fatto menzione, ad esempio, della costruzione delle antenne 5G, che necessitano di grandi parti in alluminio per dissipare il calore. Con Giga Press progettate appositamente, poi, si potrebbe costruire il telaio di una motocicletta in un pezzo unico, anche qui risparmiando tempo, materiale e soldi. Insomma, la rivoluzione è ancora all'inizio. E il fatto che parli italiano non è certo un dettaglio di poco conto.