I sindacati segnano un punto nella partita contro Tesla. Terreno di gioco è il National Labor Relations Board (NLRB) – un’agenzia federale indipendente –, che dà ragione ai lavoratori sul “caso magliette”, scoppiato nel 2017 quando i dipendenti di Fremont avevano indossato delle t-shirt con il simbolo della United Automobile Workers (UAW) durante una campagna per la sindacalizzazione.

Dopo quell’episodio, il costruttore aveva imposto un dress-code che richiedeva ai lavoratori l’uso di magliette nere semplici o con impresso il logo della Casa. Ma da oggi non più, perché le cose dovranno per forza cambiare.

Circostanze particolari? No

La NLRB ha infatti stabilito, con una maggioranza di 3 a 2, che “quando un datore di lavoro interferisce in qualsiasi modo con il diritto dei dipendenti di esporre le insegne sindacali, tale interferenza è presuntivamente illegale”, a meno che non ricorrano “circostanze particolari che rendono la regola necessaria per mantenere la produzione o la disciplina”.

Elon Musk e soci avevano provato a giustificarsi puntando anche sulla riconoscibilità degli operai ma non c'è stato niente da fare: l’agenzia non è rimasta convinta della spiegazione, Tesla ha sbagliato e i lavoratori sono liberi di indossare le magliette che vogliono. Né il costruttore né la UAW, la principale sigla Usa, hanno rilasciato dichiarazioni dopo la decisione.

 

Commenta invece Lauren McFerran, presidente della NLRB: “Indossare le insegne sindacali, che si tratti di una maglietta o altro, è una forma fondamentale di comunicazione protetta. Per molti decenni, i lavoratori le hanno usate per difendere i loro interessi sul luogo di lavoro – dal sostegno alle campagne di organizzazione alla protesta contro le condizioni inique sul posto di lavoro – e la legge li ha sempre protetti”.

“Con la decisione odierna – continua McFerran –, il Consiglio ribadisce che qualsiasi tentativo di limitare l’uso di indumenti o insegne sindacali è presuntivamente illegale e – in linea con i precedenti della Corte Suprema – il datore di lavoro ha un onere maggiore nel giustificare i tentativi di limitare questo diritto importante”.

Rapporto controverso

È l’ultimo episodio del controverso rapporto fra Tesla e sindacati. Chi conosce Elon Musk sa della sua avversione verso le organizzazioni dei lavoratori, che forse gli è costata anche il favore del presidente Biden.

Ma pare che qualcosa stia cambiando, perché il ceo si è arreso in Germania, aprendo le porte alla sindacalizzazione dei dipendenti di GigaBerlin, e ha promesso un cambiamento anche nella stessa Fremont. E ora il “caso magliette” farà giurisprudenza, perché la NLRB ha ribaltato una sentenza del 2019 che aveva coinvolto Walmart.