Come dice il saggio: “Un bel tacer non fu mai scritto”. E non c’è bisogno di avere il passaporto italiano per mettere in pratica un proverbio popolare come questo; basta un po’ di buon senso. Quello che sembra essere un po' mancato nei giorni scorsi a Donald Trump.
L’ex presidente degli Stati Uniti è al lavoro per le elezioni di midterm, in calendario l’8 novembre prossimo. Protagonista così di un comizio in Pennsylvania, il tycoon si è però avventurato in uno sfortunato monologo contro l’auto elettrica.
Miele per gli haters
“Dobbiamo liberarci di questa roba”, sono state le parole con cui ha aizzato una folla plaudente di haters. Ma perché tanto odio? Colpa (anche) di alcune esternazioni dell'ex inquilino della Casa Bianca quantomeno opinabili sul tema mobilità. A cominciare da quella sul prezzo della benzina negli States, che sotto la sua amministrazione sarebbe costata 1,87 dollari a gallone.
Una storia che non solo non corrisponderebbe al vero, come si può vedere dai dati pubblicati dalla US Energy Information Administration (dove il minimo sono gli 1,938 $/gal di aprile 2020, in piena pandemia), ma che sembra sottintendere nelle parole di Trump un complotto a danno dei veicoli a combustione, con l’obiettivo di favorire le vetture a batteria.
L'amico scontento
Già, The Donald ha voluto attaccare frontalmente con ogni mezzo il suo successore, Joe Biden, per la spinta dell'amministrazione Usa alla mobilità sostenibile. Peccato che Trump non si fosse fatto scrupoli durante il suo mandato a prendersi i meriti degli investimenti sull’elettrificazione annunciati dalle Case. Non dimentichiamo poi il suo “I’m all for electric cars”, pronunciato a fine settembre 2020 e condito da vanagloria sui “grandi incentivi” concessi, in realtà dal predecessore Obama.
Forse a far cambiare idea al tycoon sarà stato il presunto amico di cui riporta uno strano aneddoto? Dovendo fare spesso la spola tra Kentucky e Washington, questo conoscente avrebbe acquistato un’auto elettrica per viaggiare a zero emissioni e non fare male al pianeta. Qui Trump non è proprio lineare nel racconto, ma pare proprio che parli di consumi pari a 38 miglia per gallone.
Full electric a benzina? Un’assurdità, che si potrebbe però parzialmente giustificare con il sistema delle miglia per gallone di carburante equivalente (MPGe), usato dall’Epa per misurare Oltreoceano i consumi delle vetture ad alimentazioni alternative. Il risultato più basso negli Usa è però dell’Audi e-tron S e parla di 63 MPGe. Il discorso è piuttosto confuso ma qualcosa sembra proprio non tornare, anche mettendoci tutta la buona volontà.
Capitolo ricarica e costi
Non contento, l’ex presidente ha poi parlato di ricariche lunghe oltre due ore, che avrebbero portato l’amico a fare un passo indietro sulla sua scelta ecosostenibile. Anche qui, si gioca un po' sull'equivoco, perché si glissa completamente sull'esistenza delle colonnine di ricarica ultra fast, le uniche che hanno senso lungo la grande viabilità.
Poi c'è il capitolo dei costi di acquisto. Un tema reale e molto importante, affrontato però con un po' troppa disinvoltura. Le auto elettriche hanno ancora un prezzo di partenza evidentemente superiore ai corrispondenti modelli endotermici, ma non costano certo più del doppio come indicato da Trump. E per essere precisi bisognerebbe anche riconoscere che manutenzione e costi di gestione possono garantire risparmi anche rilevanti nel medio-lungo termine. Insomma, l'elettrico non è la panacea di ogni male e ha ancora tanti limiti. Ma per evitare il dilagare delle fake news occorre ancora molta attenzione.
Fonte: Electrek