Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, continua a finanziare la filiera americana legata all’auto elettrica. L’ultima tranche di fondi è stata inserita addirittura nel disegno di legge sugli aiuti all’Ucraina, che lo stesso Biden ha firmato alla fine di maggio.

Un’iniziativa che ha permesso di stanziare altri 500 milioni di dollari per il Defence Production Act e che saranno utilizzati per aumentare la produzione delle materie prime preziose per la costruzione di batterie, come nichel, cobalto, litio e grafite. La somma si aggiunge ai 750 milioni di dollari a cui le aziende che operano nel settore estrattivo possono accedere grazie al Defence Production Act firmato a marzo.

La questione, evidentemente, è considerata dalla Casa Bianca di primaria importanza per la tutela degli interessi a stelle e strisce. Per guardarsi dalla ruggente industria cinese, certo, ma anche perché la Russia è un produttore chiave delle cosiddette materie prime critiche. Una vera partita a scacchi, in cui anche l'Europa vuole essere protagonista.

Sostegno alla crescita

I due finanziamenti si inseriscono in un piano più grande, da 7 miliardi di dollari, che è stato approvato con legge bipartisan nel 2021 e che servirà per sostenere la crescita economica degli Usa e che saranno indirizzati in parte anche sulla produzione delle batterie, sulle attività di riciclo delle stesse oltre che sulla lavorazione delle materie prime correlate.

In particolare, il Defence Production Act, misura risalente agli anni della Guerra Fredda tornata prepotentemente d'attualità, si concentrerà sulle attività di estrazione e recupero di metalli e minerali necessari alla produzione di batterie.

Mining cobalto

Pareri discordi

L’iniziativa di Joe Biden e della sua amministrazione è stata accolta favorevolmente da una parte dell’industria che potrà trarre beneficio dai nuovi fondi stanziati. Anzi, in un confronto con quanto ha stanziato la Cina in questi anni, gli Stati Uniti sono ancora abbastanza indietro e anche questa somma non è considerata sufficiente per dare liquidità a tutti i progetti più validi sul tema delle batterie.

Dall’altra parte, però, non mancano i detrattori, che si dicono contrari allo stanziamento di ulteriori fondi visto che gli Stati Uniti stanno già vivendo un periodo di forte inflazione che iniziative di questo tipo potrebbero far aumentare ancora.

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A tutto elettrico

Sia quel che sia, il sostegno pubblico stanziato da Washington sta aiutando le aziende che operano nel settore a crescere più in fretta e questo sta attirando anche capitali privati di Case automobilistiche e altre società, che mirano a loro volta a rafforzare la propria posizione sul mercato.

E questo meccanismo è quello che Biden considera necessario per arrivare alla fine del decennio ad avere negli Usa il 50% delle auto e degli autocarri leggeri venduti esclusivamente a zero emissioni. Per raggiungere l’obiettivo, la produzione di veicoli a batteria dovrà crescere di 15 volte in questi 8 anni. Questo, almeno, è quanto riporta un report del Dipartimento della Difesa pubblicato da Bloomberg.