Il mondo delle hypercar elettriche rappresenta certo una nicchia, ma pian piano si sta espandendo con numerose Case (sportive e non) intente a ideare o lanciare il proprio modello. Un lavoro di certo non facile che potrebbe però affidarsi a fornitori esterni per quanto riguarda la piattaforma, lasciando così agli ingegneri il compito di creare uno o più motori in grado di buttare a terra quanta più potenza possibile.
Come fatto dalla Deus con la Vayanne, esagerata hypercar a batterie da 2.230 CV basata sulla EVR, piattaforma modulare dedicata proprio a questo tipo di bolidi firmata dalla Williams Advanced Engineering.
Leggera e "strana"
La nuova piattaforma dell'azienda inglese è composta da una struttura in materiali compositi che integra la cellula di sicurezza che "abbraccia" l'abitacolo, sotto il quale non è montata alcuna batteria.

A differenza della stragrande maggioranza delle auto elettriche, e come fatto da Porsche con la Mission R, la EVR prevede gli accumulatori sistemati dietro l'abitacolo, permettendo così di avere una soglia di accesso il più bassa possibile e replicando in maniera fedele la distribuzione dei pesi delle classiche auto sportive.
Un'altra peculiarità riguarda l'assenza del tetto, cosa che permette alla piattaforma di fare da base sia a coupé sia a velocissime e silenziosissime cabrio.
Per tutti i gusti
In grado di ospitare motori elettrici o solo al posteriore o accoppiati anche all'asse anteriore, alimentati da un pacco batterie da 85 kWh (esattamente come sulla Deus Vayanne) per circa 450 km di autonomia (dati stimati), è modulare sia perché può "vestire" differenti stili, sia perché può essere aggiornata nel tempo. Inoltre, stando a quanto dichiarato dalla Williams Advanced Engineering, in futuro verrà presentata una versione in grado di accogliere anche un sistema a celle a combustibile, da utilizzare come range extender.