La crescita di BYD non vuole conoscere confini, letteralmente. Dopo aver annunciato l’espansione in Europa, con il lancio in vari mercati della berlina Han e dei SUV Tang e Atto 3, il costruttore cinese si prepara alla conquista del sud-est asiatico.
È qui, precisamente in Thailandia, che metterà in piedi il suo primo impianto produttivo nella regione. Sarà pronto nel 2024 e avrà una capacità di 150.000 auto elettriche all’anno, che verranno esportate nei Paesi dell’Asean (Associazione delle Nazioni del sud-est asiatico) e nel Vecchio Continente.
Accordo con WHA
BYD ha perciò messo le mani su un terreno da 96 ettari (pari a 237 acri, o 960.000 metri quadrati) nel WHA Rayong 36 Industrial Estate, firmando un accordo con WHA Industrial Development PLC, sussidiaria del WHA Group, che ha ufficializzato l’acquisto in queste ore.

“Le nostre strutture e i nostri servizi di livello mondiale, l’eccellente infrastruttura e la posizione strategica rendono la scelta perfetta per BYD per espandere le sue attività e migliorare la sua presenza internazionale”, ha commentato Jareeporn Jarukornsakul, ceo di WHA.
EV alla conquista dell’est
Il costruttore, campione di vendite in patria, aggiunge così un’altra bandierina sulla mappa del mondo, dopo averla piantata in Stati Uniti, Giappone, Canada, Brasile, Ungheria e India, anche se molti degli stabilimenti sparsi qua e là per il globo sono dedicati agli autobus elettrici.
In Thailandia, invece, ci sarà posto solo per le auto, che aiuteranno il Governo locale a raggiungere gli obiettivi di produzione al 2030, ovvero una quota di vetture a batteria pari ad almeno il 30% del totale. Ancora più in prospettiva, il Paese mira a diventare un importante polo industriale per tutto il sud-est asiatico. Adesso con BYD al suo fianco.