La Colorado Teardops ha appena completato il prototipo di quello che viene definito la prima roulotte al mondo progettata per estendere l’autonomia delle auto elettriche. Annunci a parte – ci sono altri progetti che si basano sugli stessi concetti in via di definizione – l’idea della società statunitense è interessante.

Si basa sul fatto che il proprietario di un'auto elettrica amante della vita all’aria aperta potrà permettersi di percorrere tanta strada senza doversi fermare troppo di frequente a una colonnina pubblica a ricaricare anche con una grossa roulotte attaccata al gancio traino. Da oggi, per capirci, andare in campeggio una settimana con la famiglia a bordo di un'auto a zero emissioni sarà più semplice.

Con un rimorchio si fa meno strada

Un’auto elettrica, si sa, se usata per trainare un rimorchio, consuma parecchio di più e riduce di conseguenza le percorrenze che può coprire con una sola ricarica. Si può arrivare a perdere anche il 40% di autonomia.

Il trucco, allora, è di dotare il rimorchio, in questo caso una roulotte, di una grossa batteria supplementare, piazzata sotto il pavimento. Il prototipo, chiamato Boulder, ha una forma a goccia, una lunghezza di circa 3,7 metri, e un accumulatore agli ioni di litio da 75 kWh. Una capacità che, secondo l’azienda, non solo permette di sopperire ai maggiori consumi, ma che garantisce addirittura percorrenze più alte rispetto a quelle dichiarate dalla Casa per l’auto elettrica utilizzata per trainare.

  • Lunghezza: 12 piedi (3,7 metri)
  • Batteria: 75 kWh

Si ricarica a 60 kW

La batteria del Boulder può essere ricaricata in corrente continua fino a 60 kW ma la Colorado Teardrops sta lavorando su una versione evoluta che sia compatibile con velocità di ricarica più alte. L’obiettivo è quello di arrivare a ricaricare a potenze tali da garantire una percorrenza aggiuntiva di 160 km (100 miglia) in soli 10 minuti.

L’azienda statunitense ha anche dichiarato di aver collaborato con una Casa automobilistica per lo sviluppo di questa roulotte “elettrica”, ma non ha fatto nomi. Per ora, per ricaricare l’auto con la batteria del Boulder ci si deve fermare, ma non è detto che in futuro non si trovi il modo di ricaricare la batteria del veicolo attraverso quella del rimorchio direttamente in marcia. 

Tra i progetti simili che puntano ad aumentare l'autonomia delle auto elettriche limitandosi però al più semplice carrello a rimorchio (senza cellula abitativa) ci sono da citare anche quello di Tesla, che usa pannelli fotovoltaici, e quello della startup francese Ep Tender