Elon Musk torna a parlare della possibilità di realizzare un camper a marchio Tesla. Dovrebbe essere elettrico, naturalmente, e dotato di guida autonoma avanzata. Nei sogni del supermanager sudafricano potrebbe essere in una futuristica prospettiva una sorta di nave da crociera su ruote, in cui i passeggeri possono dormire e risvegliarsi la mattina dopo direttamente a destinazione.
Il progetto, neanche a dirlo, è ancora fumoso, e per quanto il ceo della Casa abbia parlato spesso di voler ampliare la gamma dei modelli in commercio del 2023, di sicuro il camper non è tra le priorità. Tuttavia, in un recente tweet, è tornato sull’argomento, che già in passato sembrava aver catturato la sua attenzione.
Un mezzo, tanti usi
Musk, sul suo social network preferito (che presto potrebbe diventare il "suo" social network, senza la parola "preferito") ha infatti interrogato gli utenti: “Tesla dovrebbe fare un Robovan super-configurabile per il trasporto delle persone e delle merci?”.
Insomma, dal post sembrerebbe pensare a una sorta di van a guida autonoma da allestire come un camper, nascendo come spesso accade da un classico furgone per le consegne. Il fratello minore del Semi, con allestimento “civile” o da lavoro, insomma. Un anti Rivian?
Secondo alcune indiscrezioni in arrivo dagli Usa, Tesla starebbe lavorando a questo strano mezzo di trasporto per utilizzarlo anche nei tunnel della The Boring Company, all’interno dei quali per ora viaggiano delle normali Tesla e che in futuro potrebbero vedere l’impiego di questo Robovan, magari in allestimento “pullmino”.

Nuovi problemi con la legge
Aspettando nuove informazioni riguardo al progetto, che in effetti sta suscitando parecchio interesse, non possiamo che ricordare però che Elon Musk, nel suo percorso verso la guida autonoma totale e la messa a punto di un software affidabile e senza falle, sta incontrando vari ostacoli. Non solo dal punto di vista della programmazione in sé, con il programma che ha visto anche una consistente riduzione di organico, ma anche sotto il profilo legislativo.
Nello specifico, Tesla è stata citata in giudizio da una famiglia il cui figlio sarebbe morto in un incidente al volante di una Model S dopo esser riuscito a disattivare il limitatore di velocità senza il permesso del padre. A quanto pare questa operazione non sarebbe dovuta essere concessa a un utente diverso dal proprietario effettivo del veicolo e Tesla sarebbe quindi finita nel mirino per la gestione di questa opzione.
James Riley, padre del 18enne che si è schiantato a oltre 180 km/h contro un muro a Fort Lauderdale, in Florida, ha detto ripreso dai media americani che lo stesso Elon Musk, commentando l’accaduto, avrebbe affermato che è necessario rivedere alcune procedure e alcune politiche Tesla affinché queste cose non accadano più.