Dopo lo sbarco in Norvegia e l’espansione in altri Stati europei, la cinese BYD volge lo sguardo al mercato premium delle auto elettriche. Il periodo da ricordare è il primo trimestre del 2023: sarà quello il momento in cui il costruttore orientale lancerà un marchio dedicato ai veicoli di fascia alta.
La Casa fornisce però pochissimi dettagli sul prossimo brand della famiglia. Ma le informazioni iniziano a trapelare. Da subito si è saputo che le nuove vetture avranno un prezzo di oltre 1 milione di yuan, Cifra che al tasso di cambio attuale corrisponde a quasi 138.000 euro. Poi si è scoperto altro.
Aspettando la prima Yangwang
Le prime indiscrezioni riportate dai media locali parlavano in realtà di arrivo alla fine del 2022, ma BYD ha evidentemente subito dei ritardi, decidendo così di posticipare le operazioni all’inizio dell’anno prossimo. Le voci sembrano confermate dall'arrivo in rete dei primi disegni tecnici che la Casa ha depositato presso l'ufficio brevetti cinese.

Dai disegni si nota un SUV di grosse dimensioni e dall'aspetto particolarmente massiccio. Si presenterà sul mercato a marchio Yangwang, espressione che potrebbe essere tradotta con "guarda avanti". Inizialmente si pensava che il marchio potesse adottare il nome di “Xingji”, che tradotto significa “Stella”, ma l'ipotesi è stata scartata.
Avvolte nel mistero rimangono invece le informazioni tecniche. Pare però che per il nuovo SUV BYD potrebbe far esordire una nuova piattaforma tecnologie all’avanguardia. Caratteristiche che dovrebbero essere comuni poi a tutti i modelli del futuro.

Lo "scheletro" della BYD Tang
Il futuro di BYD
Di certo c’è che BYD sta spingendo fortissimo sull’elettrificazione e sull’allargamento del proprio business. È di aprile la decisione di mettere la parola fine alla produzione di veicoli a combustione, per puntare solo su vetture full electric e ibride plug-in.
A fine agosto, invece, l’annuncio del progetto di conquista dell’Europa, con l’arrivo in Germania, Danimarca, Olanda e Svezia, a cui seguiranno altri Paesi, compresa l’Italia. Intanto, le cose vanno bene anche in patria, dove la Casa ha venduto 1,4 milioni di auto nei primi 10 mesi dell’anno, triplicando i numeri del 2021.