Una cena tra amici in un ristorante italiano a Washington DC, con tanto di foto e tweet pubblicati da Joe Biden. Ma il vero appuntamento sarà oggi, 1° dicembre, nello Studio Ovale, dove il presidente francese Emmanuel Macron verrà accolto ufficialmente dall’omologo statunitense.

Tanti i temi sul tavolo, ma uno su tutti interessa auto elettrica e dintorni: gli incentivi ad acquisto e produzione di veicoli a batteria “made in USA”, protagonisti della discussa Inflation Reduction Act (IRA). Il capo dell’Eliseo e tutta l’Europa puntano il dito contro il protezionismo a stelle e strisce, con l’accusa di penalizzare l’industria del Vecchio Continente. Così, alla Casa Bianca, Macron farà una moral suasion a Biden per trovare una soluzione che soddisfi tutti.

Restare uniti

Il presidente transalpino ha però servito l’antipasto durante una visita all’ambasciata francese in città. È qui che ha lanciato un primo appello agli States per “cercare di stare insieme ed essere all’altezza di quanto la storia ha già scritto, per un’alleanza più forte di qualsiasi cosa”.

 

Parole al miele, a dimostrazione dell’amicizia che lega Vecchio e Nuovo Continente. I toni successivi, però, si sono fatti più duri. Secondo Macron, dopo l’approvazione della legge anti-inflazione americana, c’è il rischio che, “di fronte alle sfide del tempo, gli Stati Uniti guardino prima a se stessi, cosa normale, e poi alla rivalità con la Cina, portando Europa e Francia a diventare una sorta di variabile”.

Vittima collaterale

Insomma, l’industria Ue è, e sarà, una vittima collaterale del sovranismo statunitense. Si legge tra le righe del discorso di Macron. “Le scelte fatte – le altre parole pronunciate – frammentano l’Occidente”. Parigi fa comunque sapere di condividere gli obiettivi della Casa Bianca.

Ora non resta che parlarne nel faccia a faccia che andrà in scena oggi. Intanto, continuano i lavori della task force USA-Ue per arrivare al compromesso che faccia tutti felici. Sullo sfondo rimangono le ipotesi di un ricorso all’Organizzazione mondiale del Commercio (Omc) o del sovranismo europeo, idea lanciata proprio dal ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, e piaciuta alla Germania.