L’India continua a lavorare a 360 gradi per la sua mobilità elettrica. Oltre alle auto e alla relativa infrastruttura di ricarica, Nuova Delhi pensa anche al trasporto su rotaia, con una rete complessiva di circa 68.000 km in tutto il Paese (la quarta più estesa di tutto il mondo).

La sfida è di quelle imponenti, ma l’India ha compiuto un primo passo importante negli scorsi giorni commissionando a Siemens Mobility un ordine da 3 miliardi di euro per 1.200 locomotive elettriche.

Un ordine mastodontico

Quello di Indian Railways è l’ordine più grande mai ricevuto da Siemens, la quale disegnerà, produrrà e testerà tutte le locomotive destinate al Paese. Le consegne avverranno nell’arco di 11 anni, con l’accordo che prevede la manutenzione garantita per 35 anni.

Le locomotive saranno assemblate negli stabilimenti della Indian Railways a Dahod, nella regione del Gujarat. La manutenzione, invece, avverrà in quattro depositi situati a Vishakhapatnam, Raipur, Kharagpur e Pune. Capaci di trainare fino a 4.500 tonnellate a una velocità massima di 120 km/h, anche i motori elettrici saranno prodotti in India.

Con questo ambizioso piano, il Paese proverà a rendere ancora più sostenibile (e attrattivo) il trasporto su rotaia. L’obiettivo è portare sempre più persone a preferire i treni alle auto e passare così dal 27% di utilizzo attuale al 40-45% nei prossimi anni.

Si punta anche sulle auto

Come detto, la strategia indiana riguarda ogni aspetto della mobilità. Il Paese sta attirando investimenti per la produzione di batterie ed è pronta a dare un impulso alle vendite di auto elettriche grazie anche ai Costruttori locali come Tata e Mahindra. Inoltre, sempre più Case straniere come Suzuki e Renault stanno sviluppando dei modelli specifici per questo mercato emergente.

Risciò elettrici alimentati da batterie provenienti dalle Audi e-tron

I risciò elettrici indiani alimentati con le batterie provenienti dalle Audi e-tron

Ricordiamo anche il progetto di Audi che utilizzerà le vecchie batterie per creare dei risciò elettrici, mentre Hyundai installerà una decina di colonnine ad alta velocità nei prossimi mesi. Insomma, se finora l’India era rimasta un po’ indietro nella riduzione delle emissioni, ora sembra che il Paese stia recuperando terreno.