Quando si parla di produzione di batterie, si parla spesso di colossi cinesi, coreani e giapponesi. Poi ci sono le realtà occidentali, che stanno crescendo. Il mercato sembra diviso tra questi grandi player, insomma, ma le cose potrebbero cambiare: l’India, infatti, è intenzionata a entrare da protagonista in questo settore strategico della mobilità sostenibile.

Il governo di Nuova Delhi ha stanziato 2,4 miliardi di dollari (circa 2 miliardi di euro) proprio per aumentare la produzione locale di celle agli ioni di litio. Tante sono le aziende che hanno partecipato alla gara d’appalto, con qualche sorpresa tra i vincitori.

C'è anche Hyundai

Ad aggiudicarsi i fondi governativi, oltre ad aziende indiane come il colosso dell’industria chimica e petrolifera Reliance Industries e Ola Electric (produttore di scooter e motocicli elettrici che però si sta allargando anche alle auto),c'è anche Hyundai Global Motor Company. Secondo Reuters, che ha ricevuto queste informazioni da fonti che hanno chiesto di restare anonime, anche Rajesh Export, azienda indiana che realizza gioielli, sarebbe della partita.

È dal 2020 che il governo indiano spinge sulla produzione di batterie e nel 2021 ha iniziato a incoraggiare aziende locali nella creazione di una catena di valore che aiuti il Paese nella transizione ecologica sia dal punto di vista della mobilità sia dal punto di vista della gestione dell’energia grazie alla messa in funzione di sistemi statici di stoccaggio.

 

Il cambiamento è già in atto

Le cifre che le varie aziende si sono aggiudicate restano segrete, ma si sa, scendendo nei dettagli, che Ola Electric e Hyundai riceveranno fondi sufficienti ad avviare la produzione di batterie per 20 GWh all’anno, mentre Reliance e Rajesh Exports potranno contare su somme adeguate alla realizzazione di impianti da 5 GWh all’anno ciascuno.

Nessuna delle aziende citate ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla questione, ma Ola Electric ha recentemente reso noto di aver deciso di ampliare la produzione di batterie per arrivare a 50 GWh all’anno e, per dare seguito a questo piano di espansione, di aver nominato membro del consiglio di amministrazione tal Prabhakar Patil, ex capo di LG Chem Power.

Reliance, dal canto proprio, sta accelerando la conversione verso l’elettrico acquistando aziende che operano nel campo delle batterie per un totale di 200 milioni di dollari. Tra queste, l’inglese Faradion e l’olandese Lithium Werks, la prima concentrata su celle agli ioni di sodio, la seconda su batterie litio-ferro-fosfato.