Che le auto elettriche, o i veicoli elettrici in generale, siano un'opportunità anche per creare nuovi posti di lavoro lo abbiamo scritto tante volte. E alcuni numeri, molto interessanti, arrivano ora dall'Australia.

L'ultimo rapporto del Future Battery Industries Cooperative Research Centre (FBICRC) ha stimato che l'industria australiana delle batterie potrebbe capitalizzare 16,9 miliardi di dollari di valore aggiunto e generare 61.400 posti di lavoro ben retribuiti entro il 2030.

Si tratta di stime molto più elevate delle precedenti. Il Future Charge della FBICRC, pubblicato nel 2021, parlava infatti di 7,4 miliardi di dollari e oltre 34.000 posti di lavoro entro il 2030. Tuttavia, il rapido aumento della spesa per l'energia pulita negli ultimi 18 mesi ha fatto ritoccare verso l'alto tutte le cifre.

Verso una crescita esponenziale

Il rapporto prevede che la domanda globale di batterie aumenterà dal 24% al 34% all'anno entro il 2030, con un incremento di 18 volte rispetto ai livelli del 2020. Questo aumento ha chiaramente innalzato il valore dei minerali critici essenziali per la produzione di batterie, tra cui il litio, il nichel, la grafite e il cobalto, che, secondo le proiezioni, saranno tutti soggetti a carenze nella catena di approvvigionamento entro il 2030.

Foto - La gigafactory Volkswagen per batterie a Salzgitter

Produzione di batterie per auto elettriche

Per questo il prezzo delle batterie agli ioni di litio è destinato a salire del 35%. Tuttavia, l'Australia ha ricche riserve di questi materiali e l'industria delle batterie può sfruttarle per dominare il mercato globale, attualmente guidato dalla Cina.

Il nodo politico

Per dominare il mercato, però, restano alcuni nodi da sciogliere. Per sfruttare tutto questo potenziale serve una politica lungimirante e l'Istituto suggerisce alcune strategie. Innanzitutto bisogna aumentare la domanda interna di mezzi elettrici, magari attraverso incentivi.

Poi, attrarre investitori e sostenere l'industria, attraverso alleanze (sia nazionali che internazionali) e piani coordinati di sviluppo.

Shannon O'Rourke, CEO della FBICRC, ha commentato: "Alla luce dei recenti sviluppi geopolitici, il nostro rapporto ha dimostrato che i politici australiani dovrebbero esplorare politiche industriali più aggressive, puntare su mercati che cercano di diversificare le loro catene di fornitura e collaborare con alleati geopolitici per consentire e potenziare la crescita potenziale dell'industria australiana delle batterie".

Ce la farà l'Australia a dominare la catena di fornitura delle batterie? La riposta solo nei prossimi anni.