Sono tante, forse anche troppe, le informazioni sbagliate o imprecise che girano attorno all’auto elettrica. È vero che inquina di più delle vetture a combustione? Ed è vero che cancellerà posti di lavoro e penalizzerà l’industria europea a favore di quella cinese? Ovviamente no.
Per dare questa e altre risposte, il vicedirettore Fabio De Rossi intervista tre fra i massimi esperti del settore durante gli Electric Days 2023, terza edizione del più grande evento sulla mobilità sostenibile in Italia, promosso da InsideEVs e Motor1 al Laghetto dell’Eur, a Roma, durante il weekend del 5-7 maggio.
Dalla Cina ai posti di lavoro
Sono Nicola Armaroli (chimico e dirigente di ricerca del Consiglio nazionale delle Ricerche, o Cnr), Silvia Bodoardo (professoressa del Politecnico di Torino) e Francesco Zirpoli (professore del dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia). Questi i miti che vengono sfatati e le domande poste:
- le auto elettriche inquinano di più durante tutto il ciclo di vita
- l’autonomia della batteria diminuisce col passare del tempo e fa perdere valore all’auto
- la transizione penalizzerà l’industria europea, rendendola meno competitiva
- la rete energetica non sarà in grado di reggere tutte le ricariche
- i materiali per costruire le batterie sono limitati e non basteranno per produrre tutte le batterie, a cominciare dal litio
- la percentuale di rinnovabili che ricarica l’auto elettrica non è sufficiente
- con l’elettrificazione si perderanno circa 70.000 posti di lavoro solo in Italia
- le auto elettriche non sono sicure in caso di incidente, soprattutto se montano batterie da 50 kWh
- comprare un’auto elettrica significa favorire la Cina
- idrogeno ed e-fuel sono alternative valide all’elettrico
- come saranno le batterie del futuro?
- dopo 140 anni di motore a scoppio, noi italiani continueremo a essere i più bravi?
Per conoscere le risposte, potete guardare il video allegato all’inizio dell’articolo.
Da sinistra a destra: Nicola Armaroli, Francesco Zirpoli, Fabio De Rossi e Silvia Bodoardo