L’Ineos Grenadier diventa a idrogeno. Al Goodwood Festival of Speed, il Costruttore britannico presenta un prototipo del suo fuoristrada con un powertrain fuel cell firmato da BMW.
Per certi versi, questa evoluzione sembrava abbastanza segnata per la Grenadier, dato che Ineos è tra i principali produttori di idrogeno al mondo, con oltre 400.000 tonnellate all’anno. Per ora, però, la speciale declinazione della off-roader inglese resterà un concept.
Modifiche minime
Sviluppato in collaborazione con l’austriaca AVL, la Grenadier a idrogeno è sostanzialmente identica alle versioni con motore termico.
L’unica differenza visibile è la bombatura sul cofano, una necessità tecnica per permettere di accomodare il più voluminoso impianto a idrogeno. Sottopelle, invece, il telaio a longheroni è stato leggermente modificato nella zona posteriore per sistemare il motore elettrico e il relativo sistema di Torque Vectoring.
Ineos Grenadier FCEV Concept
Per il resto – nonostante la Casa non dichiari nello specifico prestazioni e potenza -, l’Ineos promette di cavarsela sempre egregiamente nel fuoristrada, col marchio che sottolinea come anche questa Grenadier abbia superato con successo i test sulle Alpi e una serie di sfide nell’off-road impegnativo intorno a Graz.
Ineos Grenadier FCEV Concept
A ciò si aggiunge il vantaggio di un sistema di alimentazione “verde”, che emette esclusivamente vapore acqueo.
Le dichiarazioni
Lynn Calder, ceo di Ineos, ha presentato così la Grenadier:
“Questa versione a idrogeno dimostra come si possano avere le stesse prestazioni di un tradizionale modello endotermico, ma senza le emissioni di CO2. L’Ineos a idrogeno è un veicolo dimostrativo e insieme alla versione 100% elettrica in arrivo nel 2026 rappresenta l’impegno della Casa verso un futuro carbon neutral.
I modelli elettrici sono perfetti in determinati contesti, ma i veicoli a idrogeno si prestano meglio per viaggi più lunghi e a pieno carico, ossia situazioni in cui il peso delle batterie comprometterebbe troppo l’autonomia”.