Tesla ha aggiornato la gamma di Model S e Model X reintroducendo la versione Standard Range, che ora ha un’autonomia leggermente minore e prezzi più convenienti. 

Era dal 2021 che non erano più a listino, perché con il restyling le due ammiraglie della Casa americana erano offerte solo in versione Long Range e Plaid. Per ora accade solo negli Stati Uniti e in altri mercati, ma (come succede spesso) la mossa potrebbe essere replicata a livello globale, Italia inclusa.

Uno "sconto" di 10.000 dollari

Tornando agli Stati Uniti, la Model S Standard Range costa ora 78.490 dollari, pari a circa 71.880 euro al cambio attuale, mentre la Model X Standard Range costa 88.490 dollari (81.000 euro). In entrambi i casi il risparmio rispetto alle rispettive varianti “Long Range” è di 10.000 dollari (9.000 euro).

Per quanto riguarda l’autonomia, la Model S Standard Range dichiara di poter percorrere fino a 320 miglia (515 km) con una ricarica. La Long Range arriva a 405 miglia (650 km). Per la Model X Standard Range l’autonomia è di 269 miglia (433 km) al posto delle 348 (560 km) della Long Range.

  Standard Range Long Range
Autonomia Tesla Model S 515 km 650 km
Autonomia Tesla Model X 433 km 560 km

L’incognita batteria

Guardando le schede tecniche riportate sul sito ufficiale della Casa c’è un dato che salta all’occhio. La nuova Standard Range e la Long Range hanno lo stesso peso. Quindi, a meno che non si tratti di un’imprecisione, pare che le due vetture abbiano lo stesso identico powertrain. 

Tesla Model S e Model X Plaid

Gli interni delle nuove Tesla Model S e Model X

La domanda è: le nuove prestazioni sono legate solo a una diversa taratura del software? Non sarebbe la prima volta che accade, ma non è detto che sia per forza di cose così. L’auto, per giustificare un prezzo così tanto più basso, potrebbe adottare anche una batteria più piccola, ma la politica Tesla è quella di non svelare del tutto le caratteristiche tecniche dei propri modelli.

Intanto, restando in tema autonomia, la Casa sta affrontando una serie di problemi legati all’insoddisfazione di clienti che affermano di non riuscire neanche ad avvicinarsi ai valori omologati. C’è chi ipotizza addirittura che ci sia un software manomesso che gestisce il trip computer e la cosa è finita in tribunale.

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