Tre proprietari californiani di altrettante vetture Tesla hanno appena citato in giudizio la Casa americana proponendo una class action per le false dichiarazioni sull’autonomia stimata delle auto.

La controversia è conseguenza diretta del fatto che la scorsa settimana è uscita la notizia che Tesla avrebbe creato un team segreto a Las Vegas per convincere tanti clienti che si lamentavano delle scarse percorrenze delle loro auto a non rivolgersi ai centri assistenza.

Che fine fanno i km dichiarati?

I tre automobilisti che si sono rivolti al tribunale della California hanno spiegato che in più di un’occasione le loro Tesla non si sono neanche avvicinate a percorrere le distanze che la Casa sosteneva avrebbero potuto coprire con una sola carica. E hanno aggiunto di aver provato a risolvere il problema rivolgendosi alla Casa senza successo.

Negozio Tesla Giga Laboratory in Cina

Una Model Y esposta nel Tesla Giga Laboratory in Cina

Tal James Porter, proprietario di una Model Y, ha detto che la sua auto durante un trasferimento ha visto ridursi l’autonomia di 182 miglia (293 km) pur avendone percorse solo 92 (148 km). Secondo quanto riportato dall’accusa: “Se Tesla avesse dichiarato i valori reali dell’autonomia, gli acquirenti avrebbero acquistato un’auto elettrica diversa, oppure avrebbero pagato la Tesla molto meno”.

Test indipendenti confermano le ipotesi

Il problema dell’autonomia Tesla è sulla bocca di tutti. Oltre alla questione del team segreto, che ora sarebbe in realtà stato sciolto, ci sono anche altre prove del fatto che le auto di Elon Musk e soci non percorrono le distanze dichiarate.

Una di questa arriva da un test svolto su 4 SUV elettrici, tra cui una Model Y, in condizioni di temperatura differenti. Ebbene, è proprio la Model Y ad avere gli scostamenti minori tra i valori omologati e quelli reali.

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