Ricaricare l'auto elettrica a casa fa spendere di più in bolletta? Sì, certo. Ma non dimentichiamo che, al tempo stesso, i veicoli a batteria portano tanti altri risparmi, che vanno dalle tasse alla manutenzione. E poi, a quanto pare, i consumi di energia non aumentano così tanto.
Lo dicono i dati raccolti nel 2020 dal Residential Energy Consumption Survey, pubblicati dall'Ufficio Tecnologie per veicoli del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, che dimostrano come siano altri gli elettrodomestici più costosi.
Fuori dal podio
I primi tre, ciascuno con un consumo superiore ai 2.700 kilowattora (kWh) all'anno per famiglia, sono i condizionatori per raffreddamento (2.775 kWh) e riscaldamento (2.717 kWh) e il riscaldamento dell'acqua (2.706 kWh). La ricarica di un veicolo elettrico rappresenta invece la quarta voce di spesa, con 2.363 kWh.
Parliamo ovviamente di medie, perché i consumi esatti variano da un'abitazione all'altra in base a molti fattori. I numeri dimostrano però che le vetture a batterie non sono esattamente nemiche del portafoglio. Anche perché gli automobilisti più accorti sanno che il momento migliore per ricaricare l'auto elettrica non sono le ore di punta, ma la notte, quando le tariffe elettriche sono più basse.
Consumo medio annuo di elettricità per elettrodomestici (USA 2020)
Il caso Tesla Model Y
E ora facciamo un esempio. Considerando il consumo medio rilevato dall'EPA della Tesla Model Y Long Range a trazione integrale, pari a 122 miglia per gallone di benzina equivalente (MPGe), ovvero 276 wattora (Wh) per chilometro (incluse le perdite di carica), possiamo dire che 2.363 kWh bastano per percorrere quasi 13.700 km all'anno. Non è tantissimo, ma almeno non fa spendere molto.
Fonte: energy.gov