Batterie scariche? Non esattamente. Sapevate che, alla fine del primo ciclo di vita, gli accumulatori per auto elettriche hanno ancora l’80% circa di capacità residua? Lo ricorda Connected Energy, startup specializzata nel riciclo delle batterie, che firma una partnership con Volvo all’insegna della second-life.
Insieme, le due aziende promettono di dare una seconda vita alle batterie per veicoli elettrici della Casa svedese, riutilizzandole in sistemi di accumulo energetici. La Casa si è già impegnata a realizzare l’hardware per il Bess (Battery energy storage system).
Pronti nel 2025
Si parte già quest’anno, con l’obiettivo di sviluppare il primo prototipo utilizzando gli accumulatori di autobus, camion e altre macchine Volvo. Per vedere il sistema completo, bisognerà aspettare invece due anni, fino al 2025 (stando alle previsioni).

Volvo FH Electric
“Pietra miliare”
“Il riutilizzo delle batterie – commenta Elisabeth Larsson, vicepresidente senior Vendite e Servizi di Volvo Energy – è in linea con i principi dell’economia circolare e positivo per ambiente, consumatore e Gruppo. La nostra ambizione di approfondire la collaborazione con Connected Energy sarà una pietra miliare nella nostra missione di passare da un modello di business lineare a uno circolare, ottimizzando l’intero ciclo di vita delle batterie e creando un prodotto che consentirà la transizione verso un mondo alimentato da energie rinnovabili”.
“Nei prossimi anni – aggiunge Matthew Lumsden, ceo di Connected Energy –, i volumi di batterie restituite dalle applicazioni di prima vita aumenteranno in modo sostanziale. Questo rappresenta un’opportunità fondamentale per gli Oem come il Gruppo Volvo. Insieme abbiamo il potenziale per sviluppare e commercializzare sistemi di accumulo di energia di seconda vita che rendono i veicoli elettrici ancora più sostenibili”.
Fonte: Teslarati, Connected Energy