“Motore a scoppio? Mai più, grazie”. È probabilmente questa la frase che pronuncerebbero quasi tutti gli italiani passati all’auto elettrica. Sono 9 su 10 gli automobilisti convintissimi della scelta fatta e dalla quale, adesso, non tornerebbero più indietro.
A dipingere il quadro della nuova mobilità in Italia è un sondaggio di Areté, società specializzata in consulenza strategica, che ha intervistato oltre 450 possessori di vetture full electric per conoscere le preferenze guidatori a batteria. I risultati?
Felici e soddisfatti
Condotta a settembre e intitolata “Cosa pensano gli utilizzatori delle auto elettriche?”, l’indagine rivela che ben il 96% degli utilizzatori EV è contento della tecnologia abbracciata, con l’87% che si dice soddisfatto anche dell’esperienza di ricarica (colonnine, abbonamenti, modalità di pagamento).
“Dallo studio – si legge in un comunicato – emerge il profilo dell’utilizzatore medio dell’auto elettrica: il 58% del campione intervistato (distribuito sul territorio nazionale) guida una di queste vetture da oltre un anno, nella maggioranza dei casi vive in una città (nell’89% dei casi) e ricarica la propria auto preferibilmente in casa (57%).
Solo il 38% si affida stabilmente alle colonnine collocate negli spazi pubblici e il restante 5% si serve delle infrastrutture collocate nei parcheggi del luogo di lavoro”.
Fiat 500e in carica a una colonnina
I costi premiano
Ma cosa spinge gli automobilisti a scegliere l’elettrico? La ragione principale (40%) è la cura dell’ambiente, seguita dai bassi costi di manutenzione (25%). Riguardo invece al pagamento, quasi la metà del campione dichiara di aver acquistato la vettura in un’unica soluzione, contro il 29% della media generale; quota, la prima, che sale al 60% per le Tesla.
“I dati della nostra nuova instant survey – commenta Massimo Ghenzer, presidente di Areté – rivelano, da una parte, la piena soddisfazione degli acquirenti delle auto elettriche per questa tecnologia, perché chi la prova non torna indietro; d’altra parte, i dati mostrano i limiti insiti nell’attuale offerta di modelli elettrici che restano principalmente due: i costi, ancora troppo elevati, riducono di fatto il target di acquirenti a circoscritte fasce di popolazione in grado di acquistare una vettura senza finanziamenti e la limitata autonomia in termini di chilometri che non consente di liberarsi totalmente delle ansie sulle percorrenze.
Fino a quando questi due limiti persisteranno, questo segmento di mercato è destinato a restare poco più di una nicchia dell’automotive nazionale”.