Si smuovono le acque per la diffusione delle colonnine in autostrada. Dopo aver lanciato Free To X e portato i punti di ricarica in circa 80 aree di servizio, Aspi (Autostrade per l’Italia) pubblica i bandi destinati agli altri operatori del settore, che potranno così partecipare alle gare per installare le loro colonnine.

Gli autogrill da infrastrutturare sono otto e si trovano a S. Nicola Ovest, Teano Est, S. Pelagio Est, Verbano Ovest, Montepulciano Est e Ovest e Le Saline Est e Ovest. L’azienda fa però sapere che emanerà altri bandi durante il 2024.

Potenze da 150 kW

L’obiettivo di Autostrade per l’Italia è coprire tutta la rete di propria competenza con 100 location “amiche” delle auto elettriche. Ogni punto di ricarica dovrà avere una potenza minima di 150 kW, essere alimentato con energia 100% rinnovabile e garantire l’interoperabilità a tutti i Mobility service provider (Msp) che la richiederanno. Condizione imposta dall’Antitrust è invece quella che ogni area di servizio accolga almeno due operatori.

“Le procedure competitive – scrive la concessionaria autostradale –, ai sensi della normativa vigente, prevedranno una prima fase di qualifica di operatori specializzati e una seconda fase di valutazione delle offerte proposte.

Gli operatori interessati potranno partecipare alle procedure competitive attraverso il portale dedicato https://adsaspi.app.jaggaer.com/web/login.html, scaricando la documentazione necessaria dalla sezione pubblica Bandi e Avvisi”.

Foto - Colonnine Free To X

Colonnine Free To X

Recap

Quella delle colonnine in autostrada è però una storia lunga e travagliata. Siamo a fine 2016, quando la legge di recepimento della direttiva europea Dafi chiede alle concessionarie autostradali di stilare i piani per installare le colonnine lungo la grande viabilità. L’obbligo viene però dimenticato, almeno fino a dicembre 2021: è quasi vigilia di Capodanno e la legge di Bilancio 2022 prova a rinfrescare la memoria a tutti, senza però stabilire delle sanzioni per chi non fa il suo dovere.

E infatti non c’è molto da fare. La maggior parte delle previsioni rimane sulla carta. Anche perché spunta un altro alibi: si chiama Autorità dei Trasporti (ART) ed è l’organo con la missione di definire le “regole del gioco”, ovvero gli schemi che le concessionarie dovranno seguire prima di pubblicare i bandi destinati agli operatori.

L’ART si prende però tanto, troppo tempo e, tra un rinvio e l’altro, fa i compiti per casa solo nell’estate del 2022, subito dopo una prima inchiesta di InsideEVs, seguita dalla seconda del 2023. Ma adesso? Ancora quasi tutto fermo. Al momento, si muove solo Aspi.