La Cina ha mostrato una grande volontà politica, oltre che commerciale, per accelerare la diffusione delle auto elettriche sulle proprie strade. I tanti brand nati e cresciuti all'ombra della Grande Muraglia hanno colto l'occasione offerta dal Governo e dal mercato, aumentando in molti casi i propri volumi e affacciandosi con sempre maggiore convinzione sui mercati esteri.
Jato Dynamics, società specializzata in ricerche di mercato nel settore automobilistico, ha evidenziato nel suo ultimo rapporto come i veicoli elettrici cinesi abbiano dominato le classifiche di vendita in molti Paesi. Ci sono riusciti soprattutto in Asia e Sud America e il motivo di questo successo è semplice: un prezzo allettante.
A caccia di mercati emergenti
Nei primi sei mesi del 2023, i veicoli elettrici cinesi hanno conquistato la fetta più grande della torta delle vendite a zero emissioni in Indonesia (29%), Filippine (33%), Malesia (28%) e Thailandia (79%). In Sud America, Brasile e Cile hanno fatto altrettanto bene, ciascuno con il 27% delle vendite di nuovi veicoli elettrici provenienti da marchi cinesi, mentre il Messico è arrivato al 30%.

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L'enorme 91% delle vendite di nuovi veicoli elettrici in Russia tra gennaio e giugno 2023 proviene da veicoli elettrici cinesi. Ma qui, come si sa, la maggior parte delle Case occidentali ha interrotto la commercializzazione a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina. In Israele, il 61% dei nuovi veicoli elettrici è di provenienza cinese.
Il prezzo e non solo
Il prezzo più basso di quello delle auto elettriche occidentali ha fatto molto, ma non è il solo motivo di questa crescita. Le auto elettriche cinesi hanno migliorato la loro offerta in termini di qualità e tecnologia.
Ma torniamo alla questione economica. Nel 2015 il prezzo medio al dettaglio di un veicolo elettrico in Cina era rispettivamente del 37% e del 26% più alto rispetto a Europa e Stati Uniti. La Cina ha impiegato solo otto anni per invertire questa tendenza. Il prezzo medio dei veicoli elettrici nel principale mercato automobilistico del mondo è ora meno della metà del prezzo medio dei veicoli elettrici in Europa e negli Stati Uniti.

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Nel primo semestre del 2023, un'auto elettrica è costata in media 31.405 euro in Cina, 66.864 euro in Europa e 68.023 euro negli Stati Uniti. Questo, almeno, secondo i tassi di conversione valutaria 6 novembre 2023. Inoltre, un'elettrica cinese con 200-300 cavalli di potenza è costata in media 30.500 euro. L'allestimento Elite della BYD Seal, vettura da 204 CV, in Cina costa 24.106 euro in Cina. La rivale europea più vicina è la versione elettrica della Renault Twingo, al prezzo di 24.320 euro. Ma stiamo parlando di un modello più piccolo e dotato di soli 81 CV.
Prossimo obiettivo: UE e USA
Tesla rappresenta un'eccezione a questa tendenza. I prezzi effettivi della Model 3 e della Model Y negli USA, dopo diversi tagli al listino e dopo aver tenuto conto degli incentivi federali e statali, possono scendere sotto i 30.000 dollari, come hanno rivelato molti proprietari a stelle e strisce. I numeri impressionanti che riesce a fare sul mercato interno sono sotto gli occhi di tutti.

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Però, come sta succedendo in Europa, anche negli USA le cose stanno cambiando. Marchi come Xpeng, BYD e MG hanno iniziato a diventare comuni nelle strade di alcuni Paesi del Vecchio Continente e si stanno affacciando anche in Nord America. Sono brand che hanno costruito il loro successo su vetture dal design moderno e tecnologicamente avanzate.
Con le Case automobilistiche di Detroit che hanno rimandato di qualche anno i loro piani per la commercializzazione di massa dei veicoli elettrici, anche i consumatori statunitensi dovrebbero essere in grado di cogliere i vantaggi economici dei veicoli elettrici cinesi? Lasciate le vostre opinioni nei commenti.