E venne la fine. No, non pensate male, si parla di fine 2023. Tempo di bilanci, di valutazioni. Perché questo per il mondo dell'elettrico è stato - forse - il primo vero anno della verità dopo promesse e premesse non da poco in Europa, avanzate cinesi, spauracchi mediatici e chilometri percorsi.
Insomma, un anno di auto elettriche tra entusiasmo e analisi, promesse mantenute e disattese. E allora...Appunti di bordo di questo Venti Ventitre in attesa di un capodanno che porterà nuove prove e modelli tanto attesi.
Disclaimer: questa che leggerete non è una classifica, ma un giudizio "leggero" sulle auto che il sottoscritto ha messo alla prova, semplicemente perché sono il tester che ha provato il maggior numero di elettriche quest'anno.
Dunque, eventuali prove extra non sono state prese in considerazione; anche altri mezzi avrebbero meritato di ritrovarsi in classifica, con giusto merito, ma a quel punto non sarebbe bastata una opera omnia.
La direzione ricorda che potete trovare tutte le prove su InsideEvs.it e su Motor1.com.
L'auto elettrica più sorprendente
Inizio subito con i fuochi d'artificio: l'elettrica che mi ha sorpreso maggiormente in positivo. Difficile dare una risposa univoca, anche perché...cosa significa "sorprendente"? Prendo in prestito la definizione "Ciò che provoca sorpresa, stupore", partendo quindi da una premessa ignota, sconosciuta per certi tratti.
Ecco perché la mia elettrica più sorprendente è la MG4. Perché riprendere quel nome non era cosa da poco. Perché il pregiudizio su un'auto elettrica era una tagliola pericolosa da scavalcare. Perché entrare con vigore in un mercato europeo, con un'auto elettrica significa avere coraggio.
Mi ha sorpreso per la sua dinamica di guida - appagante e piacevole come poche altre volte ho riscontrato su un'elettrica di segmento C - per la tecnologia veichle to load e per il prezzo competitivo. E poi lo stile: potrà piacere o meno, ma ha carattere.
L'auto elettrica più bella da guidare
Ecco, ho parlato di auto piacevole da guidare. E allora, ecco il secondo colpo a effetto. Perché lo sappiamo: le elettriche sono pesanti, sono praticamente monomarcia, e la guida sportiva, appagante è altra roba, non è solo uno 0-100 in tempi da Supersportiva. E quindi eccomi qui a sostenere come, in questo 2023, l'elettrica migliore da guidare è stata la Lotus Eletre.
Ma come? 5 metri di lunghezza, Hyper SUV, peso di oltre 2 tonnellate...e poi - per citarmi - quel "Tu quoque Hethel?" Ora, prima di iniziare a scorgere da oltre lo schermo la levata di scudi, vi offro le mie motivazioni: il lavoro svolto a livello aerodinamico, motoristico, software (non a caso sviluppato con ZF) è stato davvero importante.
Anzi, forse è la prima volta che un mezzo di queste dimensioni mi ha offerto un'esperienza di guida "flat", con becheggio e rollio da berlina di ottime prestazioni. Lo so, le caratteristiche della scheda tecnica non possono ingannare la fisica, ma vi assicuro che, al netto della sua mole, è un mezzo che tra le curve è proprio un'auto bella da guidare. E, va da se, auto come la BMW i4, la Polestar 2 (il #PerchèComprarla è in dirittura d'arrivo a Gennaio) o la Tesla Model 3 non possono essere inserite, banalmente perché sono state già provate l'anno scorso o saranno provate nel 2024!
Se ordunque il primo approccio di Lotus sull'elettrico è questo, non oso immaginare quando - tecnologia permettendo - realizzeranno una sportiva con molto meno peso.
L'auto elettrica più comoda
Ok, rassereniamo gli animi dai. Andiamo su un giudizio più forse scontato: l'elettrica più comoda? Sicuramente la Mercedes EQS SUV. La cartina di tornasole? Facile, un viaggio da Oslo a Milano in appena tre giorni. 900 chilometri circa al giorno, tra l'altro tutti in autostrada.
E ogni sera, in albergo, un elemento fondamentale era rappresentato dal fatto che mi sentissi decisamente meno stanco di quanto avevo previsto. Merito del livello qualitativo a bordo di seduta, materiali, degli aiuti alla guida e dal livello di insonorizzazione. Sono tutti elementi che fanno la differenza.
L'auto elettrica da viaggio
Rimango sul mood da viaggio per raccontarvi dell'auto che ho preferito per lunghe tratte...anche per smentire i soliti detrattori del "con queste elettriche non si può fare lunghi percorsi" o anche la fazione dei "senza Tesla non si viaggia". Ora, considerando che in questo 2023 di Tesla non ne ho provate (in attesa del Perché Comprarla della nuova Model 3), l'elettrica da viaggio perfetta è stata la Hyundai Ioniq 6.
Roma-Salerno-Roma in giornata senza problemi in una primissima trasferta, prova del nove superata a pieni voti in un Parigi-Londra con tanto di attraversamento del canale della Manica. Della Ioniq 6 ho apprezzato molto la vita a bordo, i consumi e la sua ergonomia. E' un'auto che per la sua impostazione di guida ti mette subito a proprio agio.
L'auto elettrica più lussuosa
Torno indietro di praticamente dodici mesi per raccontarvi dell'elettrica più lussuosa che ho provato quest'anno: la BMW i7. Qui però non mi dilungo troppo. Mi basta dirvi che durante una prova di ricarica - per la prima volta - ho storto la bocca perché avevo fatto un biberonaggio troppo velocemente: ero intento a godermi "Top Gun Maverick" sul sedile posteriore con tendine alzate e tv ultra wide a supporto.
L'auto elettrica più concreta
Pochi fronzoli: razionale, interessante, immediata, buona dinamica di guida, una qualità degli interni sorprendentemente buona, batterie LFP Blade. La BYD Dolphin è un'auto che magari non ruba lo sguardo di primo impatto, ma che una volta provata, ti fa capire perché BYD è un colosso che si trova ai vertici mondiali nelle vendite.
L'auto elettrica più deludente
Torno polemico: l'elettrica che mi ha deluso di più è la Abarth 500e. Però va spiegato il giudizio perché altrimenti passo dalla parte del tifoso. No, non va bene, non sarebbe corretto.
E allora inizio cosi: questa Abarth 500e è un mezzo che va bene. Si guida con una buona dinamica, è anche giusto nelle prestazioni, e ha una qualità percepita - già riconosciuta sulla Fiat 500e - molto buona.
Dunque? Dunque non è una Abarth nel senso emozionale del termine. Le manca quella ruvida aggressività, quell'imperfetta esuberanza che gli amanti dello scorpione pretendono a ragione. Anche il suono, è solo una proiezione dell'erogazione senza anima, non una sincronizzazione con eventuale "rapportatura virtuale" come fatto da Hyundai. Peccato. L'avessero chiamata 500e Sport, nessuno avrebbe detto nulla. Attendo però fiducioso per il futuro.
L'auto elettrica più bella
Chiudo così, con un piacere per gli occhi. E ve lo dico subito...è l'unica elettrica di questo 2023 in classifica che...non ho guidato! Eppure l'ho vista in uno studio di Londra. Lei, la MG Cyberster, con quelle portiere in stile Lamborghini, rossa fiammante, e con una linea che mi ha ricordato - per certi versi - anche Jaguar, mi ha rapito lo sguardo...sperando di metterci le mani nel 2024!
Ecco dunque le mie impressioni di questo 2023. Tante auto, come detto sopra, non sono riuscito a catalogare, pur avendomi impressionato nel bene o nel male. Potrei citare la nuova smart #1 (che non ho provato), la Nissan Ariya, la Fiat 600 o la sorprendente Zeekr X, così come la BYD Seal.
Ora spetta a voi. Scriveteci nei commenti o nei nostri canali social le vostre preferite, in attesa del 2024. A questo link trovate le novità che attendiamo per il prossimo anno!