Troppe auto elettriche sulle strade possono minacciare la stabilità energetica di un Paese? La risposta è: dipende, soprattutto da quanto la Nazione sia già sufficientemente provvista di fonti affidabili.

Per spiegare la questione, BloombergNEF (abbreviato in BNEF, la divisione di ricerca sull'energia dell'agenzia di stampa internazionale) ha riportato in un'analisi che nel 2023 le auto elettriche in Cina hanno consumato dalle stazioni di ricarica pubbliche una quantità di elettricità pari a quella dell'intera Irlanda.

Si tratta di 35 TWh, un valore che potrebbe salire a 52 TWh nel 2024, superando la domanda energetica della Grecia. Il numero è sorprendente, ma comunque pienamente nella norma se contestualizzato alla produzione totale del Paese. Vediamo perché.

Dubbi superflui

Secondo i ricercatori, sulle strade della Cina circolano oggi 20 milioni di veicoli completamente elettrici o ibridi plug-in; un valore piuttosto elevato che ha portato il Paese a installare circa 890.000 nuove colonnine di ricarica pubbliche solo nel 2023.

Ma per quale motivo questo grande aumento di auto a zero emissioni e di punti di ricarica non ha impattato sull'efficienza energetica del Paese? La risposta, sempre secondo gli esperti, sta nel fatto che i veicoli elettrici non consumano molto in fase di ricarica, soprattutto rispetto a quanto le centrali o le rinnovabili siano già in grado di generare oggi.

Il traffico in Cina

Gli studiosi hanno preso come paragone lo Stato americano della California, che ha una percentuale di auto a zero emissioni superiore a quella di qualsiasi altro Stato americano.

Anche in questo caso, nonostante l'alta presenza, le auto elettriche in fase di ricarica rappresentano meno dell'1% della domanda di energia nelle ore di punta, secondo le statistiche della California Energy Commission. Entro il 2030, stando all'agenzia, i 5,7 milioni di auto e camion elettrici circolanti nel Golden State dovrebbero rappresentare solo il 4% dei picchi di carico.

Più auto, più energia

C'è poi un altro aspetto da considerare, cioè il fatto che, all'aumentare della presenza di auto e camion a zero emissioni sulle strade, sono in costante aumento anche gli impianti energetici rinnovabili, come i parchi eolici o fotovoltaici.

Se dunque è vero che la quantità di energia elettrica richiesta dal parco circolante aumenterà vertiginosamente nel corso dei prossimi anni, è anche vero che insieme aumenterà pure la disponibilità di elettroni, ricavati non più soltanto dalle fonti del passato, come abbiamo specificato in numerosi report che trovate su InsideEVs Italia.

I ricercatori del BNEF hanno dichiarato nel loro rapporto:

"Ci sono discussioni a livello industriale sull'impatto dei veicoli elettrici sui sistemi elettrici. I dati in Cina, tuttavia, mostrano che l'elettricità distribuita dai caricatori pubblici è già a livelli significativi, ma non ha portato a guasti diffusi del sistema elettrico".