Tesla ha fatto sapere che nella prossima settimana riaprirà ufficialmente la Gigafactory di Berlino, costretta a 15 giorni di stop per la crisi del Mar Rosso, dove transitano diverse navi cargo - comprese quelle che trasportano materie prime per auto - prese di mira dagli Houthi, gruppo armato alleato di Hamas.
Superato il momento critico grazie alla circumnavigazione dell'Africa, la fabbrica riaprirà i battenti il 12 febbraio. E lo farà in grande stile, riprendendo una produzione che ha da pochissimo raggiunto livelli record.
Si punta a un milione di auto all’anno
Riguardo alla ripresa della produzione, è stato lo stesso André Thierig, direttore dello stabilimento tedesco, a dire ai media tedeschi che è tutto pronto per tornare alla normalità. In un’intervista all’Oldenburger Onlinezeitung ha dichiarato: “Le catene di approvvigionamento sono di nuovo a regime e ci sono quantità sufficienti di componenti per poter ripartire senza rallentamenti”.
Le prime Model Y prodotte da Tesla nella Gigafactory di Berlino
Secondo indiscrezioni, la pausa forzata sarebbe stata utilizzata anche per svolgere alcuni lavori di manutenzione e ampliamento dell’impianto, ma nessuna fonte ufficiale ha confermato la notizia. Di certo, però, si sa che la Gigafactory Berlino vuole arrivare a produrre 1 milione di vetture all’anno e che dunque, presto o tardi, questi lavori li dovrà fare.
Un nuovo picco produttivo
Lo stabilimento tedesco di Tesla, l’unico della Casa in tutto il Vecchio Continente, ha un ruolo chiave negli equilibri globali del brand. Con la sua crescita, infatti, le altre Gigafactory sparse per il mondo (in America e Cina) potranno concentrarsi maggiormente sui mercati a loro più vicine, almeno per la produzione di modelli condivisi come la Model Y (l’unica, per ora, a uscire da Berlino).
Solo che per arrivare a produrre un milione di auto la strada da percorrere è ancora lunghissima. Si parla di circa 20.000 vetture a settimana. Un ritmo che per ora solo la Gigafactory Shanghai riesce a reggere. Nel suo piccolo, la Giga Berlin ha stabilito però un piccolo primato. Poco prima di chiudere i battenti, infatti, ha raggiunto l’output record di 6.000 Model Y in una settimana. Un consistente passo in avanti rispetto alle 5.000 del passato.
Tesla Shanghai produce la milionesima Model Y
È chiaro però che, per triplicare (e più) i volumi attuali, non basterà accelerare il lavoro, ma si dovrà procedere con un consistente ampliamento del complesso produttivo. Tesla ha già chiesto i permessi; Elon Musk spera vivamente che la burocrazia non rallenti l’iniziativa come è accaduto con la costruzione della fabbrica.