Gli USA stanno spingendo sulla transizione ecologica, ma i singoli Stati federati, forti di una certa autonomia decisionale, prendono posizioni spesso contrastanti. La Florida, per esempio, sta per vietare le turbine eoliche offshore nelle sue acque territoriali. Il Sunshine State, come è soprannominato (e il soprannome non è un caso), preferisce investire sull’energia solare.
La Florida, in effetti, è uno degli Stati leader all’interno degli USA per quanto riguarda la produzione di energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici. Quindi non è contraria alla transizione: crede semplicemente che i parchi eolici siano troppo impattanti sul proprio paesaggio costiero.
Divieto fino a 9 miglia
Il legislatore della Florida, quindi, vuole assicurarsi che anche in futuro, non si vedano pale girare mentre si prende il Sole su una delle migliaia di spiagge presenti nella penisola. Almeno, non entro la distanza di 1 miglio dalla costa (1 miglio nautico è pari a 1.852 metri). Il disegno di legge vieta le turbine eoliche anche nelle acque interne. Inoltre, per le acque statali della parte atlantica, il limite è portato a 3 miglia, mentre per quelle nel Golfo del Messico si arriva addirittura a 9 miglia.
La norma, identificata dalla sigla HB 1645, dà una definizione curiosa di turbina eolica. La descrive come una torre dotata di rotore e di pale in grado di produrre più di 10 kW di energia elettrica. Una quantità davvero irrisoria, se si pensa che ormai non è raro vedere turbine che arrivano a parecchi MW.
Parco eolico off-shore a Rhode Island, sulla costa est degli Stati Uniti
La Florida non è la sola
Ci sono altri Stati federati che hanno adottato misure simili. Il Maine, per esempio, ha vietato la costruzione di parchi eolici nelle sue acque territoriali nel 2021. Questo per “preservare le acque statali e le attività ricreative e di pesca”.
C’è però una differenza fondamentale tra il Maine e la Florida. Il Maine non ha vietato la posa di cavi elettrici per il trasporto di energia realizzata con qualche altro tipo di progetto. E infatti sta lavorando per realizzare impianti galleggianti. La Florida ha negato anche questo.
Sul Tampa Bay Times si legge: “L’iniziativa è molto simile a quella sulla trivellazione offshore del 2018. Gli abitanti della Florida non vogliono sedersi sulla spiaggia e vedere torri petrolifere e, ora, non vogliono neanche vedere futuristici mulini a vento. Però non è detto che l’eolico non possa prendere piede altrove, sempre all’interno del territorio dello stato”.