"Truffa" e "fregatura". E' così che Donald Trump vede il "Green New Deal", il maxi piano dell'amministrazione di Joe Biden per la transizione energetica che prevede - tra le varie cose - il 50% di auto elettriche vendute negli USA entro il 2030. 

Il tycoon candidato alle presidenziali di novembre l'ha definito "Green New Scam" (ossia una "truffa ecologista") e promette un cambio di rotta immediato qualora dovesse ricevere un secondo mandato alla Casa Bianca.

L'ambigua alleanza con Musk

L'attacco a Biden e alla rivale Kamala Harris è avvenuto nel corso di un incontro organizzato nel golf club di proprietà di Trump a Bedminster. Per Trump è necessario "liberarsi delle regole" del Green New Deal perché "non funzionano".

Tesla Model 3 Performance 2024

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Una posizione resa ambigua, però, dal forte legame d'amicizia con Elon Musk, il quale ha dichiarato pubblicamente il suo sostegno a Trump. Ma ecco il compromesso: "Elon è un grande imprenditore, ma nel corso di un incontro recente gli ho detto che ho un problema - ha detto Trump durante la conferenza stampa di Bedminster -. Sono a favore delle auto elettriche, ma rappresentano solo una piccola parte del mercato. Sono incredibili, ma la gente vuole auto a benzina e ibride. Elon l'ha capito".

Promesse elettorali

Insomma, il segnale del candidato alla presidenza è piuttosto chiaro, con Trump che ha dichiarato la volontà di "riprendere a trivellare per far calare i prezzi di tutto".

Infatti, secondo l'ex presidente degli USA, i costi dell’elettricità potrebbero essere dimezzati nel giro di un anno grazie all’abbondante riserva di petrolio degli Stati Uniti. L'idea del tycoon è utilizzare i risparmi derivanti dalle minori importazioni di petrolio per risanare parte del crescente debito americano. Inoltre, ha promesso grandi investimenti infrastrutture e in "cose di cui gli Stati Uniti ha realmente bisogno".

La Dodge Charger Daytona del 2024.
Dodge

Dodge Charger Daytona è la prima muscle car elettrica del marchio americano

Se Trump dovesse essere eletto presidente per la seconda volta, quindi, l'impressione è che l'industria dell'auto americana dovrà rivedere le proprie strategie. Un aspetto che potrebbe non essere digerito benissimo dai brand a stelle e strisce, che da tempo hanno iniziato a investire miliardi di dollari nella transizione all'elettrico.